Giubileo con il Papa per S. Egidio

Il 7 febbraio 1968 è considerata la data ufficiale della nascita della Comunità di S. Egidio. Uno dei movimenti laicali più diffusi della Chiesa si appresta dunque a celebrare i 50 anni di vita. Lo farà con una S. Messa celebrata dal Segretario di Stato cardinale Pietro Parolin nella basilica di S. Giovanni in Laterano il prossimo 10 febbraio. Un appuntamento che si ripete puntualmente da diversi anni (nel 2017 la celebrazione fu presieduta dal sostituto della Segreteria, mons. Becciu, in passato tra i celebranti si ricordano il vicario card. Vallini e l'ex prefetto della Congregazione per la dottrina della fede card. Levada) ma che inevitabilmente assume un rilievo particolare in questo anno giubilare per la Comunità.

E a sottolineare l'importanza della ricorrenza, trapela l'indiscrezione, al momento non confermata ufficialmente, né dalla S. Sede, né dalla Comunità, di una probabile visita di Papa Francesco alla sede di S. Egidio. La data ipotizzata è quella dell'11 marzo. Sarebbe una replica della visita del 15 giugno 2014. Quella domenica, sotto un autentico diluvio, nella basilica di S. Maria in Trastevere il S. Padre fu accolto dal fondatore prof. Andrea Riccardi e dal presidente Marco Impagliazzo ed ebbe l'opportunità di ascoltare le testimonianze di giovani, disabili, anziani, disoccupati, rifugiati e rom. Di quel vasto mondo di “scartati” al quale la Comunità è vicina ogni giorno con i suoi 60.000 membri diffusi in 73 Paesi del mondo. La vicinanza del Papa a S. Egidio del resto è nota: non manca occasione, anche durante i viaggi apostolici, di salutare i volontari. Lo scorso 22 aprile, poi, Francesco aveva presieduto la liturgia della parola con la Comunità nella basilica di San Bartolomeo all'Isola Tiberina in memoria dei nuovi martiri.

Lo scorso 22 dicembre il prof. Riccardi era stato ricevuto in udienza privata dal S. Padre in occasione dello scambio di auguri natalizi. Al centro dei colloqui ci fu, come riferì una nota ufficiale, “il tema dell’accoglienza e dell’integrazione per gli immigrati e i profughi, con particolare attenzione ai corridoi umanitari, divenuti ormai un modello non solo per l’Italia ma anche in Europa” ma anche “altri argomenti cari all’impegno di Sant’Egidio nei diversi continenti, come la costruzione della pace e, più in generale, la preoccupazione nei confronti dei poveri e delle periferie”. Nella nota si evidenziava come l'incontro fosse avvenuto alla vigilia dei 50 anni del movimento: è probabile che proprio in quella circostanza sia stato presentato al Papa l'invito a visitare la Comunità.