Galantino: “Ripartire da basi meno conflittuali”

Auspico ciò che ha già detto il nostro presidente, Gualtiero Bassetti, e cioè che ci possa essere la volontà di ricucire, di ricostruire, di ripartire su basi meno conflittuali, guardando al bene comune”. Così il segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino, ha risposto ai cronisti in merito alla crisi politico-istituzionale che si è creata in Italia.

La linea della Conferenza episcopale italiana non si discosta di un millimetro da quanto aveva già dichiarato il cardinale Bassetti giovedì scorso al termine dell'assemblea generale dei vescovi ben prima che scoppiasse la bufera legata al veto su Paolo Savona: i punti fermi sono la Costituzione e il Presidente della Repubblica.

Lo stesso mons. Galantino, in una dichiarazione al Sir sullo stallo politico, confermando la sua vicinanza a Mattarella “che accompagno con la preghiera” aveva affermato che “ognuno cerca di motivare le proprie ragioni, ma alla fine si rischia che a pagare il prezzo più alto sia quel popolo in nome del quale tanti parlano”. Secondo l'arcivescovo, “i momenti di tensione non si superano intensificando la stessa, ma individuando percorsi che non possono essere al di fuori della Carta costituzionale. Tutti pagano da queste situazioni, i poveri ancora di più perché' hanno meno tutele. Ma a perderci siamo tutti, come immagine dell'Italia perché all'esterno mostriamo una incapacità a guardare nella stessa direzione. Penso – conclude il vescovo – ci sia bisogno di un sussulto di dignità da parte di tutti, di attenzione e di voglia di incontro in nome del bene comune”.