Ecco perché San Valentino è il patrono degli innamorati

Cuori, rose rosse, fiori e baci. Il 14 febbraio ricorre la festa di San Valentino, patrono degli innamorati. Una festa che col passare del tempo è divenuta sempre più commerciale, mettendo in obra la parte religiosa. Ma chi era davvero San Valentino? E perchè prorpio lui è stato scelto come protettore dei fidanzati?

La vita del Santo

La più antica notizia di San Valentino la possiamo rintracciare un documento ufficiale della Chiesa risalente al V-VI d.C. dove compare il suo anniversario di morte. Nel secolo VIII, un altro documento ci narra alcuni particolari del martirio: la tortura, la decapitazione notturna e la sepoltura ad opera dei discepoli Proculo, Efebo e Apollonio. Valentino nasce a Interamna (oggi Terni) in una famiglia patrizia. Si converte al cristianesimo e, successivamente, grazie al suo zelo, viene consacrato vescovo della città nel 197, a soli 21 anni. Nell'anno 270 Valentino giunge a Roma, invitato dall'oratore greco e latino Cratone, per guarire il figlio infermo. Il vescovo, infatti, è noto per operare grandi miracoli. Nel corso del suo soggiorno romano predica il Vangelo e convertire i pagani. L'imperatore Claudio II il Gotico lo invita rinnegare la propria fede, ma il vescovo si rifiuta. Non solo: tenta di convertire anche l'imperatore al cristianesimo. Claudio lo grazia e lo affida a una nobile famiglia romana.

Il martirio

Valentino viene arrestato una seconda volta sotto Aureliano, succeduto a Claudio II. Nell'impero, infatti, non si fermano le persecuzioni contro i cristiani e, poiché la popolarità di Valentino è in crescita, i soldati lo catturano e lo portano fuori città, lungo la via Flaminia, per flagellarlo. Scelgono un luogo isolato per paura che la popolazione possa insorgere in sua difesa. Fu decapitato il 14 febbraio del 273, a 97 anni, per mano del soldato romano Furius Placidus, eseguendo l'ordine dell'imperatore Aureliano. Secondo alcune fonti, Valentino viene martirizzato perché aveva celebrato il matrimonio tra la cristiana Serapia e il legionario romano Sabino, che invece era pagano. Un rito si svolge in fretta perché entrambi sono molto malati. Entrambi muoiono al termine del matrimonio, mano nella mano, proprio mentre Valentino li benedice. Da qui, grazie alla tradizione di questi Romeo e Giulieta ante litteram nasce il patronato dei fidanzati. Il Santo fu poi sepolto al LXIIII miglio della via Flaminia, nei pressi della sua città natale.