Clima e inquinamento: la terra è minacciata

Prevenzione e responsabilità sul piano politico, sociale ed economico ma anche nuovi stili di vita, indispensabili per prendersi davvero cura di quella “casa comune” che è il creato, nel solco tracciato da Papa Francesco nell'enciclica “Laudato si'“. E' il senso del messaggio della Conferenza episcopale italiana in occasione dell'odierna Giornata mondiale dell'ambiente intitolato “Coltivare l'alleanza della terra”.

E' vero, scrivono i vescovi, che l'alleanza tra Dio e l'umanità, simboleggiata nella Genesi dall'arcobaleno, sembra essere “intaccata: sempre più spesso la nostra terra – città, paesi, campagne – è devastata da fenomeni atmosferici di portata largamente superiore a ciò che eravamo abituati a considerare normale. Anche gli ultimi mesi hanno visto diverse aree del paese sconvolte da eventi metereologici estremi, che hanno spezzato vite e famiglie, comunità e culture – e le prime vittime sono spesso i poveri e le persone più fragili”. “Né – affermano ancora i vescovi – il cambiamento climatico è l’unica minaccia legata alla crisi socio-ambientale: si pensi all’inquinamento diffuso ed ai drammi che talvolta esso porta con sé”.

Però non si può “cedere alla rassegnazione“. Come ricorda il Papa, il creato è “anche affidato alla cura delle nostre mani, per custodirne l'abitabilità preziosa”. Dunque la Cei sollecita, contro il riscaldamento globale, una “attiva opera di prevenzione. Si tratterà, da un lato, di proteggere città e campagne con serie misure di adattamento, in grado di favorire la resilienza di fronte ad eventi estremi. Si tratterà, però, soprattutto, di promuovere un’azione di mitigazione, che contribuisca a contenere i fattori che li determinano”. E nuova speranza viene riposta nel Cop 24 in programma a dicembre a Katowicze, in Polonia. Ma la Cei auspica anche “scelte efficaci da parte del nostro paese nel campo della politica e dell'economia ambientale“.

Ma la Chiesa italiana intende fare anche la sua parte sul piano pastorale: “Occorre ritrovare il legame tra la cura dei territori e quella del popolo, anche per orientare a nuovi stili di vita e di consumo responsabile, così come a scelte lungimiranti da parte delle comunità. Molte le iniziative prese in tal senso da diocesi ed associazioni; si pensi alla rilevanza della campagna per il disinvestimento da fonti energetiche non rinnovabili o alle molte altre indicazioni per vivere in forma comunitaria la conversione ecologica. Ma c'è anche una prospettiva spirituale da coltivare: Papa Francesco – conclude il messaggio – ricorda che 'la pace interiore delle persone è molto legata alla cura dell’ecologia e al bene comune, perché, autenticamente vissuta, si riflette in uno stile di vita equilibrato'”.