“Chi si prende cura dei piccoli vince la cultura dello scarto”

Chi si prende cura dei piccoli sta dalla parte di Dio. Non dimenticate: chi si prende cura dei piccoli sta dalla parte di Dio e vince la cultura dello scarto! Possa questo nuovo ospedale diventare modello e punto di riferimento per tutto il Paese. Ricordate: nell'ammalato c'è Cristo e nell'amore di chi si china sulle ferite c'è la via per incontrarlo!”. E' quanto ha afferamto Papa Francesco nel videomessaggio inviato per l'inaugurazione, oggi a Bangui, nella Repubblica Centrafricana, da parte dell'elemosiniere pontificio card. Konrad Krajewski, del nuovo Centro sanitario specializzato nella terapia per i bambini malnutriti e dell'edificio ristrutturato del “Complex pediatrique”, dell'ospedale pediatrico della capitale. Il nuovo centro e l'area ristrutturata, realizzati per volontà del Papa, sono stati sostenuti anche da varie iniziative di solidarietà e raccolta fondi, e affidati alla progettazione e cura dell'Ospedale Bambino Gesù. Presenti all'inaugurazione la presidente del Bambin Gesù, Mariella Enoc, il nunzio monsignor Santiago De Wit Guzman, il presidente della Repubblica Faustin Archange Touadera. 

Il messaggio del Pontefice

Papa Francesco, inoltre, nel suo videomessaggio ha ricordato che il Bambino Gesù è impegnato fin dalla primavera del 2016 nella formazione del personale medico e ha augurato che la struttura possa diventare un centro di eccellenza nel Paese. “La sofferenza dei bambini è senza dubbio la più dura da accettare – ha detto il Pontefice – Il grande Dostoevskij poneva la domanda: 'Perché soffrono i bambini?' Tante volte mi chiedo la stessa cosa: perché soffrono i bambini? E non trovo spiegazione. Solo guardo il Crocifisso e invoco l'amore misericordioso del Padre per tanta sofferenza”. 

Francesco ha quini incoraggiato tutti a svolgere la loro opera “spinti dalla carità, pensando sempre al buon samaritano del Vangelo. Siate attenti alle necessità dei vostri piccoli pazienti, chinatevi con tenerezza sulle loro fragilità, e in loro possiate vedere il Signore: esercitanto la vostra professione medica siate artigiani di misericordia“.