Card. Krajewski: “L'Europa apra le porte”

“La Comunità europea apra le sue porte a chi è nel bisogno”. Così, in un breve video diffuso da Vatican News, l’elemosiniere di Papa Francesco, il card. Konrad Krajewski, che a nome del pontefice dall’8 al 10 maggio scorsi ha visitato i campi profughi di Lesvos, in Grecia. “Ormai – afferma – la Comunità europea si è dimenticata che qui c’è tanta gente che deve avere speranza. Da tanti mesi aspettano che la Comunità europea apra le porte”.

La donazione del Papa alla Caritas

La speranza appunto è che le istituzioni di Bruxelles concedano ai profugi di Lesvos di entrare in Europa. “Il Santo Padre – prosegue il porporato – ha mandato 100mila euro per la Caritas, per le prime necessità”. Il cardinale polacco conclude il suo breve intervento affermando che Papa Francesco “è partito da qui tre anni fa, ma è rimasto”. Con il card. Krajewski è presente a Lesvos anche mons. Jean-Claude Hollerich, arcivescovo di Lussemburgo e presidente della Commissione degli episcopati dell’Unione europea (Comece), il quale in un'intervista all'AgenSir ha detto: “Le prossime elezioni dovranno dimostrare se siamo cristiani o no. Se abbiamo ancora un resto di cristianesimo in Europa. Non è possibile parlare di cultura cristiana, di una Europa cristiana se non siamo pronti ad accogliere chi è nel bisogno”.

La riattivazione della luce

Il card. Krajewski ha fatto discutere nei giorni scorsi per il gesto che ha compiuto a Spin Time, palazzo occupato di Via di Santa Croce in Gerusalemme, a Roma, dove 450 persone (con 100 minori) vivono da alcuni anni ma, da alcuni giorni, era privo di corrente elettrica. A riattivarla ci ha pensato proprio l'elemosiniere di Papa Francesco che, attorno alle 22 di domenica 12 maggio, ha fatto rimuovere i sigilli ai contatori, permettendo alle famiglie che occupano lo stabile di usufruire nuovamente dei frigoferi e della luce.