Calo vocazioni, arriva il sussidio per aiutare i frati

spiritualità

Si chiama La nostra vocazione tra abbandoni e fedeltà il sussidio preparato dall'Ordine dei Frati Minori per favorire la formazione dei religiosi e sostenere il loro cammino all'interno dell'Ordine. L'esigenza del documento parte da una riflessione sull'incertezza come sensazione diffusa dalla società attuale, retta da cambiamenti culturali repentini e da un progresso tecnico difficilmente assimilabile. Questo si riflette non solo in contesti puramente laici, ma anche religiosi. Analizzando gli ultimi dati relativi ai cosiddetti “abbandoni” in seno all'Ordine, la Commissione pr il Servizio di fedeltà e perseveranza ha notato come la percentuale di frati laici che escono sia superiore a quelli che restano. Analizzando nel dettaglio gli “usciti”, emerge che il 57% di costoro diventano preti secolari. Tra le cause degli abbandoni v'è una scarsa cura della preghiera, ma anche un carico eccessivo di lavoro che, sommatosi alle asperità nelle relazioni, porta alcuni dei futuri frati ad appendere la tonaca al chiodo per un più “adatto” clergyman. 

La dimensione dello stare

Il documento parte dai dati per riflettere sull'importanza della dimensione dello stare piuttosto che del fuggire. Spesso tale condizione è il contesto ideale per un sano discernimento, che va fatto anche con l'aiuto di un accompagnatore spirituale o un confratello. Il sussidio ricorda l'importanza di professionisti, come consulenti psicologici, che possano proporre ai frati la soluzione migliore. Solo così, attraverso un appoggio concorde, ci si può mettere in ascolto di se stessi e scegliere la strada più confacente a ciascuno.