BERGOGLIO ALL’ANGELUS: “CERCATE LA SALVEZZA E L’INCONTRO CON DIO”

Nonostante il caldo, sono migliaia i fedeli che hanno riempito piazza San Pietro per presenziare all’Angelus di questa domenica. Ad ascoltare Francesco anche l’associazione “Siria libera e democratica”, un gruppo dell’opposizione siriana che annovera tra i suoi membri cristiani e musulmani. La delegazione ha partecipato all’Angelis e ha mostrato uno striscione con la scritta “I siriani amici di padre Paolo pregano perPapa Francesco”, in riferimento al gesuita Paolo Dall’Oglio, rapito in Siria il 29 luglio di due anni fa e per la cui liberazione ha fatto appello il Pontefice all’Angelus di domenica scorsa.

“Gesù invita ad aprirsi ad una prospettiva che non è soltanto quella delle preoccupazioni quotidiane del mangiare, del vestire, del successo, della carriera. – ha detto Papa Francesco all’Angelus, commentando il Vangelo di Giovanni – Voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati”. “In realtà – spiega il Pontefice – quelle persone lo seguono per il pane materiale che il giorno precedente aveva placato la loro fame; non hanno compreso che quel pane, spezzato per molti, era l’espressione dell’amore di Gesù stesso. Hanno dato più valore a quel pane che al suo donatore”.

Il papa parla dunque di “cecità spirituale” di fronte alla quale Gesù esorta ad andare oltre la soddisfazione immediata dei propri bisogni materiali, pur essenziali. “Gesù – ha proseguito  – parla di un cibo che non è corruttibile e che è bene cercare e accogliere. Cercate la salvezza e l’incontro con Dio”. “Con queste parole, ci vuol far capire che, oltre alla fame fisica l’uomo porta in sé un’altra fame, più importante, che non può essere saziata con un cibo ordinario. Si tratta di fame di vita, di fame di eternità che Lui solo può appagare, in quanto è ‘il pane della vita’”

“Gesù non elimina la preoccupazione e la ricerca del cibo quotidiano e di tutto ciò che può rendere la vita più progredita. Ma la vita passa fatalmente! – ha affermato papa Francesco – Gesù ci ricorda che il vero significato del nostro esistere terreno sta nell’eternità, e che la storia umana con le sue sofferenze e le sue gioie deve essere vista in un orizzonte di eternità. Egli, pane vivo disceso dal cielo, si presenta a noi come unico e vero significato dell’esistenza umana”. “‘Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà sete, mai!'” “È il riferimento all’Eucaristia il dono più grande che sazia l’anima e il corpo. Incontrare e accogliere in noi Gesù, ‘pane di vita’, dà significato e speranza al cammino spesso tortuoso della vita. Ma questo ‘pane di vita’ – ha spiegato papa Bergoglio – ci è dato perché possiamo a nostra volta saziare la fame spirituale e materiale dei fratelli, annunciando il Vangelo ovunque, anche nelle periferie esistenziali. Con la testimonianza del nostro atteggiamento fraterno e solidale verso il prossimo, rendiamo presente Cristo e il suo amore in mezzo agli uomini”.

Inoltre il Pontefice, nel giorno in cui si ricorre il Perdono di Assisi, ha sottolineato che molta gente “ha paura di avvicinarsi alla confessione, dimenticando che là non incontriamo un giudice severo, ma un Padre misericordioso che perdona sempre”. “E’ vero – ha spiegato – che quando andiamo al confessionale sentiamo un po’ di vergogna, ma anche questa vergogna è una grazia che ci prepara all’incontro con il Padre che sempre perdona, sempre perdona tutto”.