Apparizioni mariane a Fatima: sabato 13 maggio il centesimo anniversario

Pochi giorni ancora e la Chiesa celebrerà il centenario delle apparizioni mariane a Fatima, un messaggio di religiosità che ancora oggi è attuale, ma cosa ancora dobbiamo aspettarci da quell’avvenimento? La storia più nota alla maggior parte dei cristiani è quella riguardante i pastorelli, Francesco e Giancita per aver ricevuto le apparizioni della Vergine e che saranno santificati appunto il prossimo 13 maggio.

Da dove viene il nome del villaggio di Fatima?

Se ritorniamo indietro negli anni precedenti al 1917 ritroviamo quella storia che ci fa comprendere perché un villaggio della penisola iberica porta il nome della donna più importante dell’islam. Sia Maria che Fatima sono le due figure femminili presenti nel Corano, entrambe esempi da imitare ritenute degne di essere onorate per i musulmani. La prima Maryam, è riconosciuta come la Madre di Gesù a lei è dedicata la 19 Sura in cui si narra del suo parto verginale, mentre Fatima il nome vuol dire “colei che nutre” era l’ultima figlia di Mohamed, (Maometto) come Maria diventa un modello di donna perfetta. Risaliamo al 1100, la regina Mafalda di Savoia moglie di A. Henriques, grande cattolica, ha il merito di aver catechizzato e quindi ha reso possibile la conversione della bellissima e giovane principessa Fatima, che era stata imprigionata dai cavalieri cristiani durante la guerra dei “Mori” questi ultimi avevano invaso il Portogallo. L’Italia entra così nelle vicende storiche portoghesi, Fatima viene scelta dal Conte Ourem per essere sposata, verrà sepolta vicino alla Regina Mafalda nella stessa chiesa che quest’ultima aveva fatto costruire anni addietro.

Gli eventi per festeggiare il centenario delle apparizioni

Numerosi gli eventi per festeggiare la ricorrenza dell’apparizione centenaria, tra questi la mostra fotografica intitolata: “I colori del sole: La luce di Fatima nel mondo contemporaneo” che sarà possibile visitare fino al 31 ottobre 2017, presso il Convivium di Sant’Agostino Basilica della Santissima Trinità. Lo scopo della mostra è fa rivivere agli spettatori, il giorno dell’ultima apparizione quel 13 ottobre 1917 e il Miracolo del Sole, tramite una scenografia del luogo e strumentazioni apposite che creano un effetto verosimile. Si fa memoria di quel prodigio, si può in qualche modo prendere atto del fatto che il Miracolo del Sole è stato l’inizio di una storia ancora in corso e di tale storia della salvezza, tutti noi siamo chiamati a essere protagonisti.

“Il Mio Cuore Immacolato sarà il tuo rifugio e la via che ti condurrà a Dio”, è invece il titolo del settimo ciclo dell’itinerario tematico del Centenario (anno pastorale del 2016-2017) un programma stilato da un gruppo di teologi tra i più noti: J. Farias e J. Duque, inaugurato 7 anni fa, un cammino vero e proprio di preparazione spirituale in vista delle celebrazioni del Centenario dalle Apparizioni mariane. E’ iniziato con le Memorie di Suor Lucia, quindi annualmente sono state ricontemplate le tappe storiche di Fatima, approfondendo l’aspetto teologico che ha permesso di tracciate le idee principali del Messaggio di Madonna di Fatima.

La spiritualità fatimita

Le raccomandazioni materne della Vergine si possono comprendere e vivere attraverso l’adorazione eucaristica, la penitenza, la preghiera per la conversione dei peccatori, per il Pontefice e per la pace nel mondo. La spiritualità fatimita si racchiude nella semplice mariana preghiera, ma potente arma contro il demonio: il Santo Rosario e la devozione all’Immacolato Cuore della Madonna. San Luigi de Monfort si chiedeva “Chi sei tu Maria?” autore del bellissimo “Trattato della vera devozione alla Vergine”, come lui chiediamoci la stessa domanda, la risposta è nei Vangeli, pochi racconti, ma sufficienti per conoscere la creatura che ha conquistato il cuore del Creatore.

La giovane ebrea di Nazaret, è la prescelta da Dio per diventare Madre del Redentore, che con il suo “Fiat” si fa corredentrice per l’umanità affidatale dal Figlio sulla Croce. Una donna che ha saputo ascoltare la Parola di Dio, una Parola che ha portato in grembo, quindi è diventata la comunicatrice per eccellenza del “Logos”, ella è stata chiamata perché ha avuto un cuore aperto, si è affidata a Dio, ha accettato la sua volontà e quando non comprendeva “conservava tutte queste cose nel suo cuore” (Lc 2,19), si è fatta strumento del Padre, diventando il volto materno di Dio stesso. L’uomo ha bisogno della comprensione materna per tale motivo Dio ha voluto donarci la sua stessa Madre, l’amore verso ciascuno di noi lo ha dimostrato con la sua Passione, un Dio solidale col dolore umano, un Dio che conosce le fragilità delle sue creature e quindi bisognose di una madre che aiuta e consola.

L’invito di Fatima: lasciarsi contagiare dalla perfetta discepola del Signore

L’invito di Fatima è lasciarsi contagiare dalla perfetta discepola del Signore, la Vergine ci può rendere docili all’azione dello Spirito Santo, ma l’uomo deve aprire il suo cuore. Il dono più grande di Dio è il libero arbitrio, ma se l’uomo usa la libertà per scegliere il male, impedisce all’Onnipotente di salvarlo. Quando si parla di Fatima la mente corre subito alle profezie, per certi versi rendono complessa tutta la storia dell’avvenimento dei piccoli veggenti, allora chiariamo subito cosa significa profetizzare, il rischio è quello di scivolare in timori inutili. Spesso vengono confusi i termini profezia e apocalisse, come realtà catastrofiche, quando invece la parola stessa apocalisse significa “rivelazione”. Il senso della profezia cristiana presente nei vangeli è quello di consolare, incoraggiare e rafforzare il credente. L’aspetto profetico è una delle tre sfumature del messaggio consegnato ai pastorelli, poi vi è l’aspetto apocalittico che allude alla lotta spirituale che ognuno di noi durante la vita deve affrontare, infine c’è il lato sapienziale. La Vergine non fa nessuna nuova rivelazione, Lei è in perfetta sintonia con la Trinità e avendo il compito di intercedere per il mondo non si stanca di ribadire la conversione come condizione necessaria alla salvezza. La profezia fatimita non è ancora conclusa, ma la Chiesa anche se dovrà vivere ancora persecuzioni, conserverà sempre la speranza, poiché il sangue dei martiri rigenera la fede e paradossalmente rafforza le membra del corpo mistico del Cristo, sono questi i testimoni veri che dimostrano l’amore per Lui e che santificano la Sposa del Signore.