Al via la quattro giorni del Forum internazionale dei giovani

Da domani fino al 22 giugno si svolgerà a Ciampino l’XI Forum internazionale dei giovani dal tema Giovani in azione in una Chiesa sinodale. L’appuntamento, voluto dal Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, si pone nel solco del cammino sinodale della XV Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi, svoltasi in Vaticano dal 3 al 28 ottobre 2018 sul tema: I giovani, la fede e il discernimento vocazionale. Alla conferenza stampa, tenutasi questa mattina presso la Sala stampa della Santa Sede, erano presenti anche tre giovani, Desfortunées Kuissuk Feupeussi, responsabile per i giovani della Comunità Emmanuel in Camerun, uditrice al Sinodo, Isabella McCafferty, membro del Consiglio per i giovani della Conferenza episcopale neozelandese, e Michele Borghi, delegato del Movimento di Comunione e Liberazione presso la Consulta nazionale delle aggregazioni laicali della Cei.

La struttura del Forum 

“Il processo sinodale è un kairòs per la Chiesa” ha dichiarato padre Alexander Awi Mello, segretario del Dicastero, davanti ai giornalisti riunitisi presso via della Conciliazione. Con questo afflato, l’evento toccherà diversi aspetti del cammino sinodale, corrispondenti a ciascuna giornata. Il primo giorno, l’evento s’incentrerà sul cammino sinodale e il suo impatto nelle Chiese locali. Saranno presenti il cardinale Kevin Farrell, prefetto del Dicastero, e il cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo dei Vescovi. Suggelleranno la prima giornata le testimonianze di padre Giacomo Costa e di alcuni giovani che hanno partecipato ai lavori del Sinodo. Il 20 giugno avrà, invece, come protagonisti i giovani, ritenuto il punto di arrivo e, insieme, di partenza di tutto il percorso inaugurato lo scorso ottobre. Il titolo della giornata, “Christus vivit, il frutto maturo del Sinodo dei giovani” fa riferimento alla recente esortazione apostolica dedicata proprio ai giovani: in questo modo, il dicastero vuole esprimere “la particolare richiesta della Chiesa per i giovani, promuovendo il loro protagonismo in mezzo a sfide del mondo attuale”. Venerdì, l’incontro sarà riservato ai risvolti concreti del cammino sinodale, affinché le testimonianze e storie di tanti giovani possano essere da auspicio per il futuro. Particolare attenzione sarà posta al discernimento, che nei giovani assume una risonanza specifica e urgente, connessa alle decisioni di vita. Centrali saranno gli interventi “Dai sogni alle decisioni: l'accompagnamento dei giovani nel percorso vocazionale” di padre Rossano Sala e “Verso una pastorale sinodale, popolare e missionaria” di padre Alexandre Awi.
Sabato, infine, Papa Francesco incontrerà i giovani.

Sulle orme della Christus Vivit

Il Forum rivela una Chiesa desiderosa di attingere dai giovani il loro entusiasmo. Come ha affermato padre João Chagas, responsabile dell’Ufficio giovani del Dicastero, “i protagonisti sono i giovani” e un dialogo franco con essi può ridare vigore alla presenza cristiana tra le nuove generazioni, così come accade in Camerun. D’altra parte, anche i giovani hanno bisogno di riconoscere autenticità nella Chiesa. Isabella McCafferty, che fa parte del consiglio per i giovani della Conferenza episcopale neozelandese e presente all’incontro pre-sinodale nel marzo 2018, ha indicato nell’esortazione apostolica “Christus vivit” lo strumento per aiutare i giovani a ritrovare la strada maestra nella loro vita: anche “correndo”, se necessario perché “la Chiesa ha bisogno dello slancio, delle intuizioni, della fede di tutti i giovani”, che non sono solo “il futuro” ma anche già “il presente della Chiesa”. Secondo Michele Borghi, delegato del movimento Comunione e liberazione nella consulta delle aggregazioni laicali della Conferenza episcopale italiana, la società mostra “un mondo di giovani inquieti che ci aspetta” con una “sensazione di profonda orfanezza, come ha affermato il Papa”. In questo senso, “la Christus vivit ci scomoda”.