Al via il VI Simposio internazionale della Fondazione Ratzinger: l’escatologia il tema prescelto

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Dal 24 al 26 novembre, all’interno dell’Aula Giovanni Paolo II della Pontificia Università della Santa Croce, si svolgerà il VI Simposio internazionale organizzato dalla Fondazione vaticana “Joseph Ratzinger-Benedetto XVI”. Un evento annuale, pensato per essere un momento di dibattito su alcune delle tematiche centrali nell’attività culturale e pontificale del Papa emerito, tra le quali, senz’altro, l’indagine teologica sul destino ultimo dell’uomo. “L’escatologia: analisi e prospettive”, sarà, infatti, il tema del convegno.

Un argomento, questo, tra quelli di maggiore interesse per il teologo tedesco che, in tal senso, concentrò parte dei suoi studi, nel tentativo di definire il concetto di escatologia e la sua rilevanza per l’umanità, arrivando alla pubblicazione del testo “Escatologia – Morte e vita eterna”.

E, proprio sulla scia delle sue considerazioni dottrinali, il simposio si premurerà di riprendere e affrontare il tema attraverso una doppia chiave di lettura, una delle quali offerta da Ratzinger, l’altra dalle interpretazioni dei Testamenti biblici. Come dichiarato da padre Federico Lombardi, presidente del Consiglio di amministrazione della Fondazione, in un’intervista a Radio Vaticana, “il tema del termine e del senso della nostra vita, anche al di là della morte, è qualcosa di estremamente importante. E, nella vita cristiana, è un aspetto che non può assolutamente essere tralasciato”.

Un ulteriore punto di vista sarà prospettato dal pensiero escatologico israelita, il quale sarà condiviso dal dottor Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma, e da Moshe Idel, illustre docente dell’Università ebraica di Gerusalemme. Un’importante opportunità di confronto su un concetto che, al netto di possibili diverse interpretazioni, accomuna il genere umano, stimolandone dubbi e desiderio di conoscenza. La lettura teologica di Benedetto XVI, infatti, non si limita a un’essenziale analisi accademica, ma assume i contorni di un’indagine personale: “Una delle cose che vanno rilevate in Ratzinger – ha dichiarato padre Federico Lombardi nel corso della stessa intervista – è che la sua è una teologia profondamente vissuta anche dal punto di vista spirituale, non solo concettuale e astratta. Come è stato notato anche da Papa Francesco, è una teologia ‘in ginocchio’, ‘orans’, profondamente intessuta di preghiera e di fede”.

Nel corso del simposio, uno spazio sarà dedicato a due diversi workshop, incentrati rispettivamente sulle prospettive escatologiche nel giudaismo e sulle questioni attuali in merito. Tra i numerosi relatori che metteranno a disposizione le loro competenze, anche i cardinali Gianfranco Ravasi, Kurt Koch e Angelo Amato, appartenenti al Comitato scientifico della Fondazione. Al termine dei lavori, avverrà la cerimonia di consegna del Premio Ratzinger 2016, assegnato come riconoscimento agli studiosi che, in modo particolare, si sono distinti nel campo della teologia. I premiati di quest’anno saranno mons. Inos Biffi, docente di fama internazionale, e Ioannis Kourempeles, della Facoltà teologica di Salonicco.