7000 BAMBINI A SAN PIETRO, BERGOGLIO: “SIATE PRODUTTORI DI PACE”

“La pace non è un prodotto industriale: la pace è un prodotto artigianale. Si costruisce ogni giorno con il nostro lavoro, con la nostra vita, con il nostro amore, con la nostra vicinanza, con il nostro volerci bene”. E’ quanto affermato da Papa Francesco in Aula Paolo VI dinanzi a settemila bambini e ragazzi provenienti da scuole di tutta Italia, che hanno aderito al progetto educativo della Fondazione “Fabbrica della pace”. Il Pontefice ha osservato che “alcuni potenti, guadagnano nella vita con la fabbrica delle armi”. “E’ l’industria della morte!”, ha aggiunto, “si guadagnano i soldi, ma si perdono le vite, si perde la cultura, si perde l’educazione, si perdono tante cose”. Il vescovo di Roma ha ascoltato con interesse le testimonianze di alcuni bambini, tra i quali uno bloccato su una carrozzina che andrà a Lourdes con l’Unitalsi e un altro che si fa portavoce di un amico ricoverato al Bambin Gesù.

Un altro ragazzino, dal carcere minorile di Casal del Marmo, fa chiedere al successore di Pietro se la cella possa rappresentare una soluzione. “Dio perdona tutto! Capito? Siamo noi a non saper perdonare”, ha soggiunto. Invece “dobbiamo imparare a perdonare ma così: aiutando a reinserire chi ha sbagliato”. La pace, ha continuato, “è prima di tutto che non ci siano le guerre, ma anche che ci sia la gioia, che ci sia l’amicizia fra tutti, che ogni giorno si faccia un passo avanti per la giustizia, perché non ci siano bambini affamati, perché non ci siano bambini malati che non abbiano la possibilità di essere aiutati nella salute”. “Dove non c’è la giustizia, non c’è la pace!”, ha poi sottolineato il Santo Padre chiedendo ai bambini di ripetere più volte questa frase. All’appuntamento ha partecipato anche Emma Bonino alla quale il Papa aveva telefonato il primo maggio scorso per informarsi sulla sua salute e incoraggiarla.