Firenze, i ragazzi autori di reato restaurano panchine

“Non saper rimediare a un errore è cosa peggiore dell'errore stesso”. E' una delle frasi celebri relative agli errori che si commettono nella vita incise su quindici panchine nel piazzale Galilei a Firenze. A scriverle, persone “speciali”: i ragazzi, anche minorenni, autori di reato messi in stato di prova dal tribunale di Firenze.

Nello specifico, 12 giovani – sia italiani sia stranieri compresi tra i 17 e i 22 anni colpevoli di reati di droga e furti – hanno lavorato per sei mesi alla pulitura e al restauro delle panchine in legno di piazza Galilei, nel capoluogo toscano.

Il MeF

L'iniziativa, realizzata col contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, è stata resa possibile dalle Associazioni Apab e Aleteia, in stretta collaborazione col Comune fiorentino, e conclude la fase sperimentale del progetto MeF – Mediazione, attività riparative e Formazione.

Il MeF rappresenta una nuova metodologia di Giustizia riparativa rivolta a soggetti, minori o adulti, indagati, imputati o condannati, mediante lo svolgimento di attività integrate di mediazione, di riparazione e di formazione, in un'ottica di responsabilizzazione, con l’obiettivo di una diminuzione della commissione di fatti reato. I responsabili del progetto
sono la Dott.ssa Gaia Citriniti (per Apab) e il Dott. Simone Stefani (per Aleteia).

Solo in Toscana il bacino di utenza interessato si aggira attorno alle 2.000 persone tra adulti e minori in esecuzione pena e in messa alla prova.