Zanardi, la perizia: “L’handbike funzionava, nessun problema all’asfalto”

Continua il suo percorso sulla via del recupero Alex Zanardi, vittima di un gravissimo incidente sulla Provinciale 146 tra Pienza e San Quirico d’Orcia, il 19 giugno scorso. Una nuova durissima battaglia che il pluricampione paralimpico sta conducendo nell’Ospedale San Raffaele di Milano, mentre gli inquirenti stanno cercando di delineare il quadro definitivo dello schianto che sta costringendo l’ex pilota a una nuova estenuante scalata.

Poche ore fa, i periti hanno depositato la consulenza tecnica nelle sedi della Procura di Siena, contenente i rilevamenti circa l’impatto fra l’handbike del campione e il camion che sopraggiungeva nel senso opposto. Secondo quanto riferito, il mezzo di Zanardi sarebbe stato in buone condizioni e totalmente funzionante dal punto di vista meccanico. Così come il manto stradale non risultava particolarmente danneggiato, almeno non al punto da giocare un ruolo nella dinamica dell’incidente.

I rilievi

La perizia è stata firmata dall’ingegner Dario Vangi, docente di progettazione meccanica e costruzione di macchine del Dipartimento di ingegneria industriale dell’Università di Firenze. Il tecnico, a metà luglio, aveva effettuato un rilevamento sulla Provinciale 146, dove l’ex pilota stava procedendo in handbike durante l’evento benefico “Obiettivo Tricolore”.

Proprio durante la staffetta, Zanardi avrebbe perso il controllo del suo mezzo, finendo contro l’autocarro che procedeva nel senso opposto. Il conducente ha già spiegato di non essere riuscito a evitare l’impatto, nonostante i tentativi. Fra i rilievi condotti da Vangi, anche l’esame dell’handbike, sequestrata dai Carabinieri di Montepulciano dopo l’accaduto.

L’odissea di Zanardi

Le condizioni di Zanardi erano da subito apparse gravissime. Immediatamente ricoverato presso l’ospedale “Le Scotte” di Siena, il campione aveva subito un primo intervento neurochirurgico, per poi essere posto in stato di coma farmacologico. Una seconda operazione era avvenuta il 29 giugno seguente, una terza alcuni giorni dopo, per una ricostruzione maxillo-facciale.

Dopo la riduzione della sedazione e un primo tentativo di ricovero nella clinica riabilitativa Villa Beretta, Zanardi era stato trasferito (era il 24 luglio) al San Raffaele di Milano dove, tre giorni dopo, era stato sottoposto a un quarto intervento. L’ultimo bollettino il 19 agosto scorso, nel quale i medici evidenziavano “miglioramenti significativi” nel quadro clinico.