Von der Leyen plaude all’Italia: “Pil ai livelli pre-crisi a metà 2022”

La presidente della Commissione europea all'Università Cattolica di Milano: "L'occupazione giovanile cresce più lentamente. E' ora di cambiare le cose"

Ursula Von der Leyen

Gestire la risalita dei contagi e, al contempo, gli effetti della crisi economica. Con una Manovra ancora in ballo che, nelle intenzioni e nella pratica, dovrà immettere in circuito una serie di agevolazioni per i settori in ripartenza, sgonfiando man mano i provvedimenti emergenziali. Obiettivi che, secondo il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, sarebbero alla portata grazie a una commistione di fattori. Presente a Milano per il centesimo dell’Università Cattolica, la leader europea spiega che “grazie alla solidarietà europea e alla capacità dell’Italia di gestire efficacemente la pandemia, l’economia italiana sta crescendo più in fretta che in qualunque altro momento dall’inizio di questo secolo”. Un’affermazione supportata da numeri tali da far pensare che “il Pil italiano ritornerà ai livelli pre-crisi già entro la metà del prossimo anno”.

Disoccupazione giovanile, Von der Leyen invoca il cambio di rotta

Secondo Von der Leyen, “gli ordinativi sono in crescita e le imprese sono alla ricerca di personale. Negli ultimi anni non ci sono mai state così tante offerte di lavoro”. Situazione che, a ogni modo, non sembra aver ancora contribuito a smuovere l’emergenza disoccupazione: “In questi mesi di ripresa economica, l’occupazione giovanile sta crescendo più lentamente rispetto quella delle altre fasce d’età. E’ ora di cambiare le cose. Voglio un’economia che funzioni per i giovani come voi. Un’economia che corrisponda alle vostre attese. Un’Unione Europea per la prossima generazione”. Secondo la presidente della Commissione europea, l’ultimo biennio ha visto l’Europa compiere un passo avanti attraverso una risposta alla pandemia. “Per la prima volta nella storia abbiamo creato un piano di ripresa, finanziato dall’Unione europea, per aiutare ciascuno Stato membro a risollevarsi dalla crisi e a rimodellare la propria economia. Lo abbiamo chiamato NextGenerationEU. Con queste due decisioni siamo già entrati in una nuova fase della storia dell’Unione”.

Un’Europa a misura di giovani

Sul fronte dei vaccini, Von der Leyen rivendica la risposta all’emergenza attraverso il fronte comune “per produrre e acquistare vaccini per tutti gli europei. È grazie a questa scelta che oggi disponiamo di tutte le dosi necessarie per affrontare la quarta ondata della pandemia”. Un ulteriore incentivo alla costruzione di un’Europa plasmata per i giovani delle prossime generazioni. Chiamate a dar forma all’Italia del dopo-pandemia, oltre che all’Unione europea che verrà. “Tra non molti anni sarete giovani professionisti e professioniste con idee ed energie nuove. Il futuro è nelle vostre mani. Il futuro è della prossima generazione di europei. E questo mi riempie di fiducia. Nonostante l’incombere della quarta ondata della pandemia e le incertezze che dobbiamo ancora affrontare”.