Via libera allo scostamento di 40 miliardi: in arrivo misure per le imprese

Approvato il Documento di Economia e Finanza. Si parla anche di Recovery Plan e riforma fiscale

Via libera del Consiglio dei ministri al Documento di economia e finanza e alla relazione sullo scostamento di bilancio di 40 miliardi per un provvedimento a sostegno delle imprese. Ora spetterà al Parlamento decidere sul maggiore indebitamento. Approvata anche la linea di finanziamento complementare al Recovery Plan da circa 30 miliardi per dare una spinta aggiuntiva all’economia e riuscire a riportare il deficit sotto il 3% nel 2025.

Le parole del ministro dell’Economia, Daniele Franco

Nella premessa del Def scritta dal ministro Franco si legge che “Il nuovo provvedimento avrà come destinatario principale i lavoratori autonomi e le imprese e concentrerà le risorse sul rafforzamento della resilienza delle aziende più impattate dalle chiusure, la disponibilità di credito e la patrimonializzazione. Si darà la priorità alla celerità degli interventi, pur salvaguardandone l’equità e l’efficacia“. In queste poche righe viene dunque tracciato tutto il senso del decreto che dovrebbe arrivare entro la fine del mese. “Si tratta – scrive ancora il ministro Franco – di un piano di rilancio, di uno shock positivo agli investimenti pubblici e incentivi agli investimenti privati, a ricerca e sviluppo, a digitalizzazione e innovazione, senza precedenti nella storia recente”.

Il Pil in crescita

Il Def stima una crescita del 4,1%. Oltre le anticipazioni della vigilia anche il rapporto deficit-Pil, che schizza all’11,8% (dal 9,5% del 2020 ), visto il rallentamento della crescita e soprattutto per effetto del doppio scostamento di bilanci.

Sempre secondo previsioni del Def, il Pil crescerà del 2,6% nel 2023 e dell’1,8% nel 2024. Si tratta, sottolineano fonti di Palazzo Chigi, di “tassi di incremento mai sperimentati nell’ultimo decennio”. 

La riforma fiscale

Nel Documento economico finanziario si trova anche la riforma fiscale che dovrebbe essere affrontata nella seconda metà di quest’anno e che dovrebbe riguardare tutto il sistema di prelievo e terrà conto anche agli sviluppi europei e non solo su questi temi come ad esempio il tema delle tasse ambientali.