Vaiolo delle scimmie: confermati altri due casi in Italia

Pregliasco: virus conosciuto da tempo, ma non paragonabile al Covid. Trenta casi in Spagna, venti in Gran Bretagna

Sono tre i casi di vaiolo delle scimmie confermati in Italia e sono tutti in carico all’Istituto di malattie infettive Spallanzani di Roma. Al di ieri, quindi, se ne aggiungono altri due oggi confermati dalle analisi e sono correlati al caso zero. Lo si apprende dall’assessorato alla sanità della Regione Lazio. “Ho aggiornato il ministro Speranza sull’evoluzione della situazione non appena ho ricevuto la notizia del servizio regionale per la sorveglianza delle malattie infettive – spiega l’assessore alla sanità del Lazio Alessio D’Amato – Gli altri due casi sospetti, correlati con il caso zero italiano, sono stati confermati, pertanto salgono a 3 i casi di vaiolo da scimmie tutti presi in carico dall’Istituto Spallanzani”.

Pregliasco: virus conosciuto da tempo, ma non paragonabile al Covid

Questo virus lo conosciamo da tempo e una parte della popolazione, i nati fino al 1971, è parzialmente coperta dal vaccino per il vaiolo umano”. E’ quanto ha affermato Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore sanitario dell’ospedale Galeazzi di Milano, ad Affaritaliani.it spiegando i rischi del vaiolo delle scimmie, aggiungendo che “in Italia si potrebbero avere qualche migliaio di casi, ma nulla paragonabile al Covid“. “La trasmissione avviene soprattutto, e non solo, con l’atto sessuale, non solo tra gay ma in generale, e quindi bisogna prestare particolare attenzione. La trasmissione della malattia avviene attraverso le bolle ed è quindi molto diversa da quella del Covid. In Italia si potrebbero avere qualche migliaio di casi, ma nulla paragonabile al Covid. Non avremo lockdown e zone rossa, insomma”, spiega.

La situazione in Spagna…

Nel frattempo, in Spagna sono 30 i casi di vaiolo delle scimmie confermati o sospetti riportati. Lo si apprende da un documento diffuso dal Ministero della Sanità. Di questi, 7 casi sono già stati accertati attraverso tecniche approfondite, mentre 23 sono considerati possibili in quanto le prove PCR hanno individuato una tipologia di vaiolo non umano e ora sono in corso ulteriori verifiche. “Nel contesto attuale, non si può escludere il rilevamento di ulteriori casi“, aggiunge il documento.

… e quella in Gran Bretagna

In Gran Bretagna salgono a 20 i casi di contagio da vaiolo delle scimmie censiti dalle autorità sanitarie. Lo ha reso noto Sajid Javid, ministro della Salute, riferendo di 11 nuove infezioni in aggiunta alle 9 già confermate fino a ieri. Il Ministro della salute ha confermato che il primo contagio di questa ondata ha riguardato un viaggiatore di ritorno dalla Nigeria e ha precisato che nella maggior parte si tratta di casi “lievi”. Ha inoltre ribadito che il governo britannico ha reperito dosi extra di vaccini anti vaiolo, “efficaci anche contro il vaiolo delle scimmie”.