Vaccino, l’annuncio di Pfizer: “Efficace al 90%”

Il presidente dell'azienda americana, che lavora alla sperimentazione con la tedesca BioNTech, parla di risultati incoraggianti. Euforia in Borsa

Notizie positive in arrivo dai laboratori sperimentali Pfizer e BioNTech. Le due aziende, che stanno sviluppando congiuntamente un candidato vaccino contro il coronavirus, hanno fatto sapere che la loro sperimentazione sarebbe efficace al 90%. Ad annunciarlo è Albert Bourla, presidente di Pfizer, che parla di un dato superiore alle aspettative, quando ormai il periodo dei test ha raggiunto la fase 3. Una sinergia tedesco-americana che porta a un risultato importante, accolto alla grande dai principali listini di Borsa. Volano le principali piazze, con Milano che schizza a un +5%, Londra subisce un rialzo del 3,99%, Parigi del 5,39%, Francoforte del 4,8% e Madrid del 6%. Commenti positivi anche dal ministro della Salute della Germania, Jens Spahn, che parla di “risultati incoraggianti”.

Vaccino Pfizer, euforia nei mercati

Il vaccino al quale hanno lavorato Pfizer (Usa) e BioNTech (Germania) è il primo a raggiungere la fase conclusiva delle sperimentazioni (tuttavia ancora in corso) e a diffondere dati ufficiali della fase conclusiva. Stando alle previsioni delle due aziende, le prime dosi potrebbero essere distribuite già entro l’anno, nel numero di 50 milioni. Un altro miliardo (e più) dovrebbero arrivare nel 2021. Assieme all’euforia dei mercati, la notizia provoca una buona reazione anche nell’opinione pubblica, che ora guarda con maggior fiducia alle fasi di sperimentazione. Dopo un periodo di incertezza, segnato anche dallo stop provvisorio della Johnson&Johnson per una malattia imprevista in uno dei pazienti volontari, l’annunciata efficacia del 90% rappresenta un viatico importante per l’immediato futuro.

La distribuzione

Per quanto riguarda la futura distribuzione, con la Big Pharma americana vige un accordo di pre-acquisto della Commissione europea per 200 milioni di dosi. Tali vaccini verranno distribuiti fra gli Stati a seconda della loro popolazione, per una fascia d’età compresa fra i 16 e gli 85 anni. Da risolvere il problema dell’accessibilità. I vaccini, a quanto sembra, necessitano di una temperatura di -80° prima della somministrazione e le dosi da effettuare dovrebbero essere due. Secondo Pfizer, però, l’efficacia sarebbe discreta già dopo la prima. “Allo stato attuale – ha detto il ministro Spahn – è probabile che si possa arrivare velocemente come mai prima nella storia dell’umanità a un vaccino contro un nuovo virus”.