Aifa: “Oggi probabile ok al nuovo vaccino Novavax, potente arma contro il Covid”

Aifa: "Il vaccino della Novavax, rispetto ai vaccini mRna, non necessita della catena del freddo e questo è un vantaggio"

assistenza

“Abbiamo un nuovo vaccino”, Novavax, “che con tutta probabilità oggi verrà approvato dalla Cts dell’Aifa come sempre è stato per le autorizzazioni Ema”, e che è “un’ulteriore arma potente, prodotto con una diversa tecnologia” e che “rispetto ai vaccini mRna non necessita della catena del freddo e questo è un vantaggio”. Così a Skytg24, Giorgio Palù, presidente dell’Agenzia italiana del farmaco (AIFA). “Sarà distribuito in un miliardo e mezzo di dosi, con il sistema Covax, nei Paesi in via di sviluppo, cosa importante” perché” c’è una necessità planetaria di vaccini” e “il virus si replica soprattutto in Paesi senza protezioni”.

Come funziona il vaccino Novavax “NVX-CoV2373”

Il comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’EMA aveva avviato la revisione ciclica di NVX-CoV2373, il vaccino anti-COVID‑19 sviluppato dall’azienda Novavax CZ AS (una controllata di Novavax, Inc.), lo scorso febbraio. Come per gli altri vaccini, si prevede che NVX-CoV2373 predisponga l’organismo a difendersi contro l’infezione.

Nello specifico, scrive Aifa, si tratta di un vaccino a base proteica contenente minuscole particelle ottenute da una versione prodotta in laboratorio della proteina spike (S) presente sulla superficie del coronavirus SARS-CoV-2. Contiene anche un “adiuvante“, una sostanza che contribuisce a rafforzare le risposte immunitarie al vaccino.

Una volta iniettato il vaccino, il sistema immunitario della persona vaccinata riconoscerà le particelle proteiche come estranee e risponderà producendo le proprie difese naturali (ossia gli anticorpi e le cellule T). Qualora, in un momento successivo, la persona vaccinata dovesse entrare in contatto con il SARS-CoV-2, il sistema immunitario riconoscerà la proteina spike presente sulla superficie del virus e sarà pronto a combatterla. Anticorpi e cellule immunitarie possono proteggere contro COVID-19, lavorando insieme per uccidere il virus, prevenirne l’ingresso nelle cellule dell’organismo e distruggere quelle infette.