Voto Usa, attesa per il risultato. Trump evoca brogli. Biden: serve pazienza per il conteggio

Affluenza mai così alta da più di un secolo. Oltre 101 milioni hanno già votato prima dell'Election Day

Usa

Nella notte elettorale americana si materializzano i timori della vigilia. L’Election Day non ha ancora un vincitore e ci vorranno forse giorni perché si arrivi a un risultato finale nella sfida tra Donald Trump e Joe Biden. In un pugno di Stati chiave, infatti, lo spoglio delle schede negli Usa si protrarrà nelle prossime ore e probabilmente per tutto il resto della settimana, soprattutto per poter contare i voti giunti per posta. Si tratta della Pennsylvania, del Michigan, del Wisconsin e del North Carolina, che in totale assegnano 61 grandi elettori e dove, secondo le proiezioni dei principali media, Donald Trump è attualmente in vantaggio. Ma il risultato potrebbe essere ribaltato proprio dai voti per posta, che solitamente favoriscono il campo democratico.

L’affluenza alle urne la più alta da oltre un secolo. Secondo lo Us Electoral Project dell’Università della Florida, oltre 101 milioni di americani hanno votato già prima dell’Election Day, di cui oltre 65 milioni per posta.

I risultati di Trump

Una situazione, dunque, che potrebbe innescare la reazione del presidente, che da settimane contesta la decisione di continuare a scrutinare le schede anche dopo l’Election Day. Entrambi hanno schierato i migliori avvocati americani per seguire questa fase così delicata, ma Trump comunque può sorridere. Infatti, dopo la Florida si è aggiudicato anche l’Ohio e l’Iowa, mentre il primo Stato chiave conquistato da Joe Biden è l’Arizona, un risultato subito contestato dalla team del presidente.

I territori guadagnati da Biden

Biden inoltre ha trionfato come previsto a New York, in California e in tutto il resto della costa occidentale. Sfuma invece il sogno di strappare a Trump le roccaforti repubblicane di Texas e Georgia. L’ex vicepresidente di Obama, per ora, è comunque in testa sul fronte del numero dei grandi elettori: per vincere la Casa Banca ne servono almeno 270 su 538. Ad ora sono stati assegnati 210 voti a Biden e 220 a Trump.

Intanto Donald Trump ha vinto in Ohio, Texas Florida ed ha sorpassato e staccato Joe Biden in Pennsylvania. Il presidente è poi avanti in Georgia, Michigan e Wisconsin e col passare delle ore ha superato Joe Biden anche in North Carolina e Pennsylvania.

Anche se in questi ultimi Stati il conteggio dei voti per posta andrà avanti nei prossimi giorni. Joe Biden secondo le proiezioni Fox avrebbe strappato il primo stato chiave della notte elettorale conquistando l’Arizona, che mette in palio 11 grandi elettori, mentre dopo aver sperato in un testa a testa in Texas, ora la roccaforte repubblicana con oltre il 76% delle schede scrutinate sembra essere tornata nelle mani di Trump, in vantaggio di circa 2 punti. Joe Biden vince come previsto la California, lo Stato che assegna il maggior numero di grandi elettori, 55. Dopo la California Joe Biden, secondo le proiezioni della Cnn, si afferma come previsto nel resto della costa occidentale, vincendo in Oregon (7 grandi elettori) e nello stato di Washington (12 grandi elettori).

Il voto postale negli Usa

Il voto postale che riguarda 100 milioni di americani sarà contegiato nei giorni a venire quindi 61 grandi elettori sono ancora da assegnare, anche se le proiezioni al momento vedono in vantaggio Trump. Biden alle 6.30 ora italiana ha fatto un breve intervento per dire che “sono sulla strada per vincere, bisogna avere pazienza perché ogni voto dovrà essere scrutinato”.

La battaglia per il Senato

Qui si vota per rinnovare un terzo dei seggi. Tra le conferme più illustri finora quella del leader dei senatori repubblicani Mitch McConnell, quella del senatore repubblicano Lindsay Graham e, in campo democratico, quella del senatore Cory Booker. Alla Camera riconfermata Alexandria Ocasio Cortez.