Usa 2020, Biden vede Washington. Ma Trump insiste: “Brogli”

Il presidente uscente insiste sulle presunte irregolarità in alcuni Stati: "Se contiamo i voti legali ho vinto io". Ma Georgia e Michigan respingono i primi ricorsi

Il candidato democratico, Joe Biden, compie ulteriori passi verso la Casa Bianca. Lo dice lui, annunciando nuovamente di procedere verso il trionfo, ma anche i numeri. Via via il quadro si sta definendo negli Stati Uniti, dove le rimostranze presentate dal presidente uscente, Donald Trump, non sembrano trovare terreno fertile nemmeno in uno degli Stati interessati. E Biden cavalca l’onda: “Non ho dubbi che quando il conteggio dei voti sarà terminato io e Kamala Harris saremo dichiarati vincitori“. E, dal quartier generale democratico di Wilmington, in Delaware, ribadisce: “Chiedo a tutti di mantenere la calma, il conteggio è in corso, e sapremo presto i risultati. In America il voto è sacro, ogni voto va contato. Grazie per la pazienza”.

Trump, ricorsi respinti

Ogni voto è da contare secondo Biden. Anzi, “Count every vote” è l’invito dei suoi sostenitori, che scendono in piazza chiedendo che le richieste di riconteggio o di stop allo spoglio restino tali. Per la verità alcune istanze del presidente uscente sono state già respinte dai giudici. E’ successo in Georgia, dove Trump aveva richiesto “il rispetto delle leggi sui voti per corrispondenza”. Niente da fare nemmeno in Michigan, dove accade praticamente la stessa cosa. E anche altri Stati potrebbero allinearsi all’istanza presidenziale. Fra questi, probabilmente, la Pennsylvania che ha già assunto un peso rilevante nell’economia del conteggio. E che ha peraltro annunciato che il nome del vincitore uscirà a breve. “Non permetterò a nessuno di fermare lo scrutinio. Questi sono voti legali e saranno contati – ha detto Josh Shapiro, procuratore generale dello Stato -. Basta con la retorica, la campagna è finita”.

Battaglia legale

Joe Biden, nel frattempo, parla da presidente, o quasi: “Non ci saranno Stati rossi o Stati blu quando vinceremo. Ci saranno solo gli Stati Uniti d’America”. Nonostante l’andazzo sia ormai abbastanza chiaro, la conta delle schede non è ufficialmente finita e Trump non sembra intenzionato a ceder al rivale le chiavi della Casa Bianca senza lottare fino alla fine. Il suo staff legale ha infatti pronte una serie di cause da capogiro: “Tutti gli Stati assegnati di recente a Biden saranno sfidati legalmente per frode elettorale. Ci sono un mare di prove”, twitta il presidente uscente. Il quale, nel frattempo, vede ridursi il margine di vantaggio in Georgia. Una manciata di voti gli resta per stare davanti a Biden, in uno Stato dove un candidato del Partito democratico non vince dal 1992. “Se contiamo i voti legali sto vincendo io – dice Trump -. Non c’è stata l’onda blu prevista dai sondaggi ma un’onda rossa. Il partito repubblicano è diventato il partito della classe lavoratrice. Vedo frodi, corruzione e brogli. Non permetteremo a corrotti di rubare le elezioni“.