UNA ZANZARIERA
TRA LA VITA E LA MORTE

Aspettano il buio ed entrano di notte, approfittando della diminuzione delle temperature. Individuano la vittima, ne seguono il calore, e poi colpiscono. Appena fatto, passano all’obiettivo successivo, il primo che trovano a pochi metri di distanza. E’ un attacco sistematico, letale. Siamo in Burkina Faso, e i killer in azione non sono esseri umani, ma zanzare. Certo non quelle fastidiose ma innocue conosciute in Occidente, ma la temibile “zanzara anofele”, quella che trasmette la malaria. Non è un nemico da sottovalutare: ogni trenta secondi nel mondo un bambino muore proprio di malaria. In Burkina Faso e in Senegal è fra le principali cause di decessi per i piccoli sotto i 5 anni. Una strage, di cui nessuno parla.

zanzara_anofeleNon esiste ancora un vaccino contro il parassita malarico, l’industria farmaceutica non è particolarmente interessata a investire nella ricerca visto che la malattia è per lo più diffusa nella zona sub-tropicale del cosiddetto Terzo Mondo, quello senza alcun potere d’acquisto e dunque invisibile.

E comunque la guerra è difficile. I parassiti mutano di continuo, adattandosi alle (poche) cure che vengono somministrate; dal sangue, raggiungono velocemente il fegato, installa dosi all’interno delle sue cellule e al contempo passando nei globuli rossi. Il risultato è che non ci si riesce ad immunizzare, e dunque anche sconfitta una volta la malaria può tornare, finché non ci si arrende, E si muore.
I più a rischio sono ovviamente i neonati, ancora senza difese immunitarie strutturate. Ma in questi Paesi non c’è assistenza, e il più delle volte i farmaci che arrivano sono di contrabbando, un commercio illegale al di là di ogni controllo di qualità o sicurezza, spesso scaduti o contraffatti.

L’associazione Farmacisti in aiuto (www.farmacistiinaiuto.org) insieme con l’associazione di cooperazione internazionale Fratelli dell’Uomo (Frères des Hommes) hanno cercato la via più semplice per salvare una vita umana: prevenire più che curare.

E’ nata così l’idea di “adottare” una zanzariera, il poter donare cioè una protezione ai piccoli africani per impedire fisicamente nelle ore notturne alle zanzare killer di avvicinarsi a loro. Ma non pensate alle zanzariere così come le concepiamo in Europa: in quelle casupole spesso non ci sono neanche le finestre. Sono invece delle coperture a doppio strato, da sistemare sopra i lettini; una per ogni fanciullo da proteggere.

“E’ il sistema più economico e più efficace – spiega Tullio Dariol, presidente di Farmacisti in aiuto -. Dal 2011 ci siamo attivati, e il nostro impegno continua ancora oggi. Attenzione: la malaria è classificata dall’Organizzazione mondiale della sanità come ‘priorità 1’, per i suoi danni diretti così come per i suoi non trascurabili danni indiretti; i malati diventano infatti improduttivi, una condizione che li porta a una sottoalimentazione e al sottosviluppo, con gravi ripercussioni anche sull’economia locale. Ma nessuno lo sa…”

Salvare un bambino ha un valore enorme, ma un costo irrisorio: 7 euro. Fa rabbrividire pensare a quante risorse vengono sprecate dai nostri governi, ma anche nelle nostre famiglie, a fronte della possibilità di proteggere una vita umana.

Ad oggi abbiamo già donato 3750 zanzariere, e continuiamo a farlo. Non le realizziamo in Europa, ma sono tutte create localmente dagli artigiani, in modo da migliorare le condizioni sanitarie dei destinatari e contribuire nel contempo alla crescita economia della comunità autoctona”. Parafrasando certi slogan così conosciuti nel mondo del benessere, se “un diamante è per sempre”, una zanzariera “è per una vita”.

 


Info. https://www.facebook.com/FarmacistiinaiutoOnlus