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Ucraina, al via la mobilitazione generale

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato con decreto una mobilitazione generale di tutti gli uomini in età da combattimento

Dopo la prima giornata di operazioni russe in territorio ucraino, in cui i militari si sono spinti fino all’area di Chernobyl, il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha firmato il decreto per la mobilitazione generale. Previsto per oggi alle 15 un Consiglio Affari esteri straordinario per il via libera al pacchetto di sanzioni dell’Unione europea alla Russia. Intanto l’Agenzia internazionale per l’energia atomica ha chiesto la “massima moderazione” per proteggere i siti nucleari.

Il decreto

Zelensky ha annunciato con decreto una mobilitazione generale di tutti gli uomini in età da combattimento, in risposta ai molteplici attacchi dell’esercito russo. La dogana ucraina aveva già annunciato prima della pubblicazione del decreto di mobilitazione generale che gli uomini ucraini di età compresa tra i 18 e i 60 anni non potevano più lasciare il Paese.

Consiglio straordinario sulle sanzioni

Previsto per oggi alle 15, a quanto si apprende, un Consiglio Affari Esteri straordinario per il via libera formale al pacchetto di sanzioni discusso ieri sera al vertice dei leader europei. La riunione dei ministri degli Esteri Ue, al quale parteciperà Luigi Di Maio, sarà in presenza a Bruxelles.

Siti nucleari

L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) ha chiesto di esercitare la “massima moderazione” per proteggere i siti nucleari in Ucraina, in seguito alla notizia dei combattimenti intorno a Chernobyl – il luogo dove nel 1986 si verificò il peggior incidente nucleare del mondo – per i quali ha espresso “grave preoccupazione”. L’Aiea, riferisce Bbc News online, afferma di essere stata informata dalla sua controparte ucraina che mentre le forze russe hanno preso il controllo dell’ex impianto nucleare, non sono state segnalate vittime o distruzioni. Il direttore generale Mariano Grossi ha affermato che è “di vitale importanza” che le operazioni degli impianti nucleari nella zona di esclusione di Chernobyl “non siano in alcun modo alterate o interrotte”.

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