Ucciso a Milano il killer di Berlino

Camminava a piedi verso le tre del mattino. E’ stato fermato da una pattuglia per un normale controllo. L’uomo, alla richiesta di mostrare i documenti ha tirato fuori una pistola dallo zaino urlando “Allah akbar” e ha sparato contro gli agenti, colpendo un poliziotto a una spalla. Poi ha tentato la fuga, ma gli agenti hanno risposto al fuoco, uccidendolo. E’ morto così l’attentatore di Berlino.

La via di fuga

Dagli accertamenti dalla Digos, coordinati dal capo dell’antiterrorismo milanese Alberto Nobili, Anis Amri, il killer di Berlino, è arrivato in Italia dalla Francia, in particolare da Chambery, in Savoia, da dove ha raggiunto Torino. Dal capoluogo piemontese ha preso poi un treno per Milano dove è arrivato attorno al’una di notte. Infine dalla Stazione Centrale si è spostato a Sesto san Giovanni dove dopo le 3 ha incrociato i due agenti della volante che poi, durante una sparatoria, lo hanno freddato.

Breaking news in Germania

I media tedeschi, tv e siti online dei quotidiani, hanno immediatamente rilanciato la notizia dell’uccisione del killer di Berlino. Le tv sono in edizione straordinaria, collegate con i corrispondenti dall’Italia che raccontano in diretta gli sviluppi.

Il filmato della strage

Intanto un filmato amatoriale girato da un testimone oculare racconta gli attimi in cui il camion guidato dal sospetto ricercato in tutta la Germania piomba a tutta velocità sulla folla riunita nel mercatino di Natale a Breitscheidplatz, a Berlino. A pubblicarlo sul sito è stata la Bild, spiegando come la sequenza mostri chiaramente non solo la velocità a cui procede l’automezzo ma anche la direzione da cui proviene e il fatto che avesse le luci accese,diversamente da come si era ritenuto finora.

La conferma del ministro

Il ministro dell’Interno, Marco Minniti, incontrando i giornalisti al Viminale, ha confermato l’identità dell’uomo ucciso: è Anim Amri, il killer di Berlino. “In Italia esiste un “livello elevato di controllo del territorio – ha detto il ministro – che consente, nell’imminenza dell’ingresso nel nostro paese di un uomo in fuga perché ricercato, di identificarlo e neutralizzarlo. Questo vuol dire che c’è un sistema di sicurezza che funziona“.  Il poliziotto colpito alla spalla è stato portato all’ospedale di Monza: le sue condizioni non sarebbero gravi.

Le congratulazioni di Berlino

“Siamo molto grati alle autorità italiane per la stretta collaborazione”. Lo ha detto il portavoce del ministro degli Esteri tedesco nella conferenza stampa di governo a Berlino.