Trump: “Ecco cosa farò nei primi 100 giorni”

Rinegoziare o ritirarsi dall’ accordo commerciale Nafta tra Usa-Canada-Messico,rinunciare all’accordo transpacifico (Ttp), dare mandato al segretario al Tesoro di etichettare la Cina come manipolatore valutario, deportare gli oltre due milioni di immigrati illegali criminali e cancellare i visti con i Paesi che non se li riprendono. Sono alcuni dei 18 punti del “contratto di Donald Trump con l’elettore americano”, da realizzare nei primi 100 giorni di presidenza per rendere l’America ‘great again’.

 

Dentro il contratto

Sei punti hanno lo scopo di eliminare la corruzione e la collusione con interessi speciali a Washington (limiti di mandato per i parlamentari e per i lobbisti).
Sette sono dedicati alla protezione dei lavoratori americani, come rinegoziare o ritirarsi dall’accordo commerciale Nafta tra Stati Uniti-Canada-Messico, rinunciare all’accordo transpacifico (Ttp) e dare mandato al segretario al Tesoro di etichettare la Cina come manipolatore valutario e revocare i limiti nell’estrazione di idrocarburi.
Cinque, infine, per ripristinare il ruolo costituzionale della legge (tra cui la sospensione dell’immigrazione dalle regioni affette dal terrorismo dove i controlli non possono essere sicuri e la possibilità di espellere gli immigrati illegali che hanno commesso crimini).

 

Proseguono gli scontri

Non si placano negli Stati Uniti le violenze di piazza contro l’elezione di Trump alla casa Bianca. E’ ancora Portland la città più calda: la polizia ha usato ancora gas e granate
stordenti contro i manifestanti, e un uomo è rimasto ferito da colpi d’arma da fuoco. A New York in programma una maxi-protesta da Union Square alla Trump Tower.

La grande protesta

Oltre 10mila persone hanno firmato una petizione per una maxi-protesta contro l’elezione di Donald Trump a presidente Usa, organizzata oggi a mezzogiorno, (le 18 in Italia), a New York. Lo riferiscono i media americani. “Unitevi a noi per le strade! Fermate Trump e la sua agenda bigotta”, si legge nel messaggio postato dagli organizzatori su Facebook. La maxi protesta si snoderà da Union Square fino alla Trump Tower, residenza del magnate repubblicano mentre altri cortei sono stati organizzati in diverse città americane. Un altro corteo, già battezzato ‘marcia da un milione di donne’ è prevista a Washington il giorno dell’insediamento di Trump, il 20 gennaio, dopo le rivelazioni su suoi commenti sessisti contenute in un video.