Trump ai suoi sostenitori: “Basta con gli attacchi razzisti”

Fermare gli attacchi contro i neri, gli ispanici e i gay. E’ la richiesta che Donald Trump, presidente eletto degli Stati Uniti, ha fatto ai suoi sostenitori durante un’intervista alla Cbs rispondendo alle domande della giornalista a proposito di insulti razzisti e minacce personali contro le minoranze da parte di repubblicani. Il tycoon ha poi affrontato il tema delle proteste contro di lui che si ripetono ogni notte dalla sua elezione. “Protestano perché non mi conoscono, ma dico loro di non avere paura, assolutamente, io li rispetto”.

Le promesse elettorali

Durante l’intervista al Sixty minutes, un popolare format della Cbs, Donald Trump ha confermato le promesse fatte durante la campagna elettorale. Con la giornalista ha parlato di immigrazione, muri al confine, aborto, espulsione ed ha anche annunciato che rinuncerà ai 400 mila dollari previsti come stipendio da presidente, precisando che nella sua busta paga ci sarà solo un dollaro perché “per legge dovrei prendere un dollaro, quindi prenderò un dollaro l’anno”.

Il muro al confine

Donald Trump, nel corso dell’intervista, ha ribadito la sua intenzione di voler costruire un muro al confine con il Messico. Inoltre ha precisato che una parte potrebbe essere sì, costruita in muratura, mentre in altri punti solo “una recinzione”. Il Tycoon ha motivato questa scelta sostenendo che si tratta di edilizia, materia in cui lui è un esperto vista la sua professione.

L’espulsione dei clandestini

“Quello che faremo è buttare fuori dal Paese o incarcerare le persone che sono criminali o hanno precedenti criminali, membri di gang, trafficanti di droga”, ha detto Donald Trump confermando una delle promesse fatte in campagna elettorale. Secondo il presidente eletto, gli irregolari – con precedenti criminali – che verranno allontanati dal territorio degli Stati Uniti sono circa 2 milioni, forse 3. Per quello che riguarda gli altri irregolari, il tycoon ha sottolineato che una decisione verrà presa dopo che la frontiera sarà stata messa in sicurezza.

Le nomine alla Corte Costituzionale

Il neo presidente ha inoltre annunciato che alla Corte Costituzionale nominerà giudici pro vita e pro secondo emendamento (quello sul diritto all’autodifesa con le armi). E ha detto che se dovesse essere rovesciata la sentenza della Corte suprema che riconosce il diritto all’aborto, la materia tornerebbe di competenza degli stati.