Torna l’incubo terremoto nel centro Italia, Curcio: “Non ci sono vittime”

Una nuova forte scossa è stata avvertita pochi minuti fa nel centro Italia, interessato da uno sciame sismico che ha preso il via questa mattina intorno alle 10.24, quando si è verificato un primo terremoto di magnitudo 5.1, localizzato sotto il comune di Montereale (tra L’Aquila e Rieti) a 9 chilometri di profondità. Successivamente si sono verificate altre tre forti scosse: una di magnitudo 5.4 alle 11.14, poi la terra ha tremato di nuovo alle 11.26 (magnitudo 5.3) alle 11.26. La quarta, sempre di magnitudo 5.1 si è verificata poco dopo le 14.30.

Trema anche Roma

Il terremoto è stato avvertito distintamente anche a Roma – dove alcuni edifici (tra cui la sede Rai di Saxa Rubra e Palazzo dei Marescialli, sede del Csm) sono stati evacuati per ragioni di sicurezza – in tutte le Marche, in Umbria, a Firenze e in Emilia Romagna. Le scosse, spiega l’Istituto Nazionale di vulcanologia e geofisica (Invg), sono state generate “dalla stessa faglia attivata il 24 agosto ma in un segmento diverso”.

Nuovi crolli

Ad Amatrice sono segnalati nuovi crolli, tra cui quello del campanile della chiesa di S.Agostino, ma non ci sarebbero persone coinvolte. “Non so cosa abbiamo fatto di male – ha commentato, amaro il sindaco Sergio Pirozzi – due metri di neve e ora anche il terremoto. Che devo dire? Non ho parole”. Pochi danni, invece, ad Accumoli. “A parte qualche qualche crollo nella zona rossa, che immagino ci sia stato – ha riferito il sindaco Stefano Petrucci – non mi segnalano nuove criticità. Stiamo messi proprio male… sono in macchina, non ho sentito la scossa, ma mi hanno detto che è stata molto forte. Su ad Accumoli i telefoni non prendono e non riesco a contattare le persone che sono lì, i dipendenti degli uffici comunali, dell’Anci, i volontari e il vicesindaco. La Salaria è chiusa, c’è un metro di neve e su ad Accumoli sarà anche di più. Oggi avevamo il consiglio comunale”. Situazione difficile ad Arquata del Tronto. “Quando stavamo per dimenticarcene, perché da una decina di giorni non sentivamo più niente ed eravamo concentrati sull’emergenza neve, ecco un’altra mazzata. La situazione è disastrosa” ha detto il primo cittadino Aleandro Petrucci. “Ad Arquata non c’è più nessuno; ogni scossa cade qualcosa, poi con la neve e la pioggia ormai il paese è ridotto a un cumulo di macerie. Sicuramente ci saranno stati altri crolli. Se non il 100 per cento, di sicuro il 98 per cento delle case è ormai inagibile”.

Rintracciati gli allevatori dispersi

Sono stati rintracciati, e fortunatamente stanno bene, dodici dei quindici allevatori della zona di Arquata del Tronto (AP) che erano stati dispersi dopo la prima scossa di questa mattina: i familiari, infatti, non erano riusciti a mettersi in contatto con loro. Non rispondo ancora al telefono gli altri tre allevatori che mancano all’appello, ma secondo quanto dichiarato dal sindaco di Arquata del Tronto, Aleandro Petrucci, i tre dovrebbero essere insieme ai loro colleghi. Il timore di parenti ed amici deriva dal fatto che nella zona è caduta moltissima neve e si teme che possano esserci stati dei crolli nelle stalle a seguito delle ultime scosse di terremoto. Le tensostrutture che fungono da ricovero per gli animali hanno infatti il tetto appesantito dalla neve, e potrebbero aver ceduto.

Protezione civile al lavoro

Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, appresa la notizia del nuovo terremoto che ha colpito il centro Italia, si è messo in contatto con il capo della protezione civile Fabrizio Curcio e segue direttamente la situazione. “Da agosto le scosse non sono mai terminate, abbiamo superato le 45 mila – ha detto Curcio a Sky Tg24 – le persone che vivono in quei territori le vivono quotidianamente. Abbiamo attivato tutte le strutture, che erano prontamente attive. Un po’ perché si sta lavorando dal 24 agosto, un po’ perché stanno facendo dei punti specifici sulla parte meteo che sta aggravando questa zona”. Più tardi, parlando dalla Dicomat di Rieti, ha fatto un primo bilancio sulle operazioni di soccorso approntate dopo la serie di scosse. “Non risultano decessi, e questo è importante – ha spiegato -. Tutti i mezzi sono prioritariamente impegnati per i soccorsi”. Quanto all’uomo che sarebbe stato travolto da una slavina a Campotosto “sono in corso verifiche” visto che, al momento, mancano “informazioni precise”. L’appello rivolto a tutti i residenti è quello di “evitare spostamenti”. Chi è obbligato a muoversi “lo faccia dopo essersi informato, non si deve forzare ciò che non è forzabile”.

Vigili del fuoco in azione nel cratere del sisma

Nelle zone al confine tra Lazio, Marche e Abruzzo – ossia il cratere del sisma di questa mattina – stanno già operando 750 vigili del fuoco che erano presenti in zona per gli interventi di messa in sicurezza dopo i terremoti dello scorso 24 agosto e 30 ottobre. Inoltre, altri cento vigili del fuoco delle squadre Usar – uomini specializzati in ricerca e soccorso sotto le macerie – stanno per arrivare sul luogo anche se non ci sono segnalazioni di dispersi.