Terremoto: scossa magnitudo 3.3 in Irpinia, panico tra la gente

Centinaia le telefonate ai vigili del fuoco e molte persone a Nusco, a Lioni, a Montella, a Cassano Irpino e in altri centri dell'Alta Irpinia si sono riversate in strada

L'epicentro del sisma

Una scossa di terremoto di magnitudo 3.3 con epicentro a Nusco (in provincia di Avellino, in Campania) ed ipocentro ad 11 Km di profondità é stata avvertita distintamente alle 7,35 di questa mattina in Alta Irpinia, ma anche nella vicina Avellino e in alcune zone del Salernitano. È quanto ha rilevato la sala sismica di Roma dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).

Paura

Soprattutto ai piani alti delle abitazioni il terremoto ha scatenato il panico. Centinaia le telefonate ai vigili del fuoco e molte persone a Nusco, a Lioni, a Montella, a Cassano Irpino e in altri centri dell’Alta Irpinia si sono riversate in strada. Lo riporta Agi. Al momento non si registrano danni a cose e persone, ma i vigili del fuoco dovranno avviare le verifiche sugli edifici soprattutto pubblici.

Terremoti in Irpinia

L’Irpinia è un distretto storico-geografico dell’Italia meridionale corrispondente con buona approssimazione al territorio dell’attuale provincia di Avellino, ma che con talune frange sconfina nelle province di Benevento, Foggia, Potenza e Salerno. Il distretto sismico dell’Irpinia è stato colpito nel corso dei secoli da numerosi terremoti distruttivi con gravi perdite umane e materiali. Solo nel ‘900, ci sono stati quattro forti episodi: nel 1910, 1930, 1962 e nel 1980. Il più devastante fu quello dell’80: il sisma si verificò il 23 novembre e colpì la Campania centrale e la Basilicata centro-settentrionale con una magnitudo di 6,9 (X grado della scala Mercalli) ed epicentro tra i comuni di Teora, Castelnuovo di Conza e Conza della Campania. Causò circa 280.000 sfollati, 8.848 feriti e, secondo le stime più attendibili, 2.914 morti.