Tensioni al confine tra Polonia e Bielorussia

Secondo i servizi speciali polacchi ci sarebbero 4.000 migranti vicino a Kuznica. "Sarebbe bene avere più agenzie Ue anche alla frontiera polacca con la Bielorussia", ha detto la commissaria Ue agli Affari interni Ylva Johansson

Avvenire

Tensioni lungo il confine tra Polonia e Bielorussia, con circa 4.000 migranti vicino a Kuznica, secondo i servizi speciali polacchi. “Abbiamo bisogno che la Polonia sia più trasparente. Sarebbe bene avere più agenzie Ue anche alla frontiera polacca con la Bielorussia”, ha detto la commissaria Ue agli Affari interni Ylva Johansson. “L’uso dei migranti da parte della Bielorussia come tattica ibrida è inaccettabile”, così su Twitter il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.

La situazione

Sarebbero circa 4.000 i migranti che si trovano vicino Kuznica, nei pressi del confine della Bielorussia con la Polonia, secondo i servizi speciali polacchi. “Ma secondo le nostre stime, potrebbero esserci tra i 12.000 e i 15.000 migranti in territorio bielorusso”, ha dichiarato alla radio polacca Stanislaw Zaryn, portavoce dei servizi speciali di Varsavia. Intanto, fa sapere il servizio stampa del Cremlino, il presidente russo Vladamir Putin e quello bielorusso Aleksandr Lukashenko hanno discusso della situazione nel corso di una conversazione telefonica.

L’agenzia Frontex

“Sarebbe bene avere più agenzie Ue anche alla frontiera polacca con la Bielorussia. E’ una frontiera esterna. Non un affare interno tra due Paesi”, ha detto il commissario europeo Johansson, aggiungendo “serve trasparenza per sapere davvero cosa stia accadendo”. Da settimane Varsavia rifiuta il sostegno dell’agenzia europea Frontex.

Colloquio Stoltenberg-Duda

Il segretario generale della Nato Stoltenberg ha parlato col presidente polacco Andrzej Duda della “grave situazione” alla frontiera della Polonia, fa sapere lo stesso Stoltenberg su Twitter. “L’uso dei migranti da parte della Bielorussia come tattica ibrida è inaccettabile. La Nato è solidale con la Polonia e tutti gli alleati nella regione”, aggiunge il segretario generale.

Le agenzie Onu

L’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) e l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr,), sono allarmate dagli ultimi rapporti dal confine tra Bielorussia e Polonia e in una nota chiedono agli Stati di garantire la sicurezza e i diritti umani di migranti e rifugiati. “L’Oim e l’Unhcr sono stati in contatto con entrambi i governi e chiedono una risoluzione urgente della situazione e un accesso immediato e senza ostacoli al gruppo per garantire che venga fornita assistenza umanitaria, che siano identificati coloro che necessitano di protezione internazionale o di altra forma e coloro che desiderano richiedere asilo possono farlo dove si trovano”. Inoltre, prosegue la nota, “con diverse tragiche morti registrate nell’area di confine nelle ultime settimane, l’Oim e l’Unhcr ricordano agli Stati l’imperativo di prevenire ulteriori perdite di vite umane e garantire il trattamento umano di migranti e rifugiati come priorità assoluta“. Le due agenzie hanno anche esortato le autorità interessate a “esplorare tutte le opzioni umanitarie per rispondere a questa situazione, adattate alle circostanze individuali, ai diritti umani e alle esigenze di protezione internazionale delle persone in questo gruppo, compresi i rimpatri volontari”.