Tanto rumore per nulla

foto Cristiano Mazzi/Image Sport

Prometteva tanto, ha regalato il nulla. Juve e Napoli danno vita a novanta minuti di nulla in un match rattristito dalle alchimie di centrocampo, con zero occasioni che non potevano partorire uno scialbo 0-0. Un punto per uno che alimenta la classifica, ma non la esalta.

Fischi per Conte

Tutto previsto, con lo Stadium che riserva un’accoglienza non certo fraterna all’ex Antonio Conte che si era risparmiato i fischi ai tempi dell’Inter causa Covid, ma stasera sono stati impietosi all’annuncio delle formazioni. Qualche novità nei due schieramenti con Thiago Motta che schiera Kalulu centrale con Savona a destra e Bremer dalla parte opposta. L’atteggiamento è 4-1-4-1, con l’intermedio che lo fa Locatelli. Davanti, alle spalle di Vlahovic, Nico Gonzalez, McKennie, Koopmeiners e Yildiz. Variante anche per Conte che si mette a specchio, con un 4-2-3-1. Tra i pali c’è Meret, davanti a lui Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, con Oliveira braccetto di sinistra. Terminale offensivo Lukaku, alle sue spalle Politano, Mc Tominay e Kvaratskhelia, con Anguissa e Lobotka cerniera davanti alla difesa. Arbitra Doveri. Prima del via, il toccante minuto di silenzio per ricordare Totò Schillaci.

Tanta noia

Motta e Conte se la giocano dal punto di vista tattico e di conseguenza le emozioni sono pari allo zero. Ne viene fuori una partita bloccata, con qualche velleitaria conclusione juventina, mentre il Napoli si fa vedere con Mc Tominay imbeccato da un “regalo” di Vlahovic. L’unica nota è l’infortunio muscolare a Meret sostituito da Caprile. Per il resto difese abbottonate, con brivido finale su una punizione di Politano che attraversa tutta l’area, bel riflesso di Di Gregorio. Poco, assai poco.

Il nulla

Cambia Motta dopo l’intervallo, inserendo Weah al posto di Vlahovic. La partita si accende subito su una rapida ripartenza azzurra, con Politano che si mette in proprio, botta dal limite, alta ma di poco. Poi Koopmeiners spedisce alto il suggerimento di Cambiaso. Partita che vive di fiammate. Triplo cambio per Conte che inserisce Neres, Simeone e Folorunsho al posto di Kvara, Lukaku e Politano, poi tocca a Motta mandare in campo Thuram per McKennie. Partita sempre piatta, due squadre inconcludenti che non hanno minimamente provato a vincerla. Quattro di recupero. Non è successo nulla in oltre novanta minuti, figurarsi nei quattro giri di lancette finali. Alla fine è 0-0. Brutto, troppo brutto.

Massimo Ciccognani: