Sventato attacco a Gare Centrale, Bruxelles ripiomba nella paura

Bruxelles ripiomba nella paura a oltre un anno dagli attacchi targati Isis del 26 marzo 2016, costati la vita a 35 persone. A inizio serata c’è stata un’esplosione alla Gare Centrale e un uomo, che avrebbe avuto una cintura esplosiva, è stato “neutralizzato’ dalle forza di sicurezza che presidiano tutti i punti caldi della città.

Dinamica

Tutto è iniziato intorno alle 20.45 locali, quando, secondo le prime ricostruzioni, un sospetto, vestito con camicia bianca e pantaloni neri, è entrato nell’atrio della stazione. Dopo essere stato avvicinato dalla polizia ha fatto esplodere una valigia o una borsa senza causare troppi danni. I militari hanno quindi fatto fuoco e l’uomo – che avrebbe gridato “Allah Akbar” – è stato ucciso. I presenti, sconvolti dall’accaduto, sono stati invitati a non avvicinarsi, in quanto l’uomo indossava cintura esplosiva, successivamente fatta brillare dagli artificieri.  Il panico è scoppiato nei locali della stazione, dove le persone hanno cercato di allontanarsi anche attraversando i binari.

Città nel panico

La circolazione ferroviaria è stata sospesa, la stazione evacuata ed è stato stabilito un perimetro di sicurezza. Quasi contemporaneamente l’allarme e la psicosi attentati si è estesa fino alla vicina Gran Place, da dove la gente è sparita in pochi minuti. Molti locali, nelle zone nevralgiche della città, hanno invitato i clienti a restare all’interno in attesa di maggiori informazioni. Le autorità ritengono al momento che si sia trattato di un episodio isolato ma la Procura tratta il fatto come un caso di terrorismo.

Il precedente

Nel marzo del 2016 Bruxelles ha pagato con 35 morti e decine e decine di feriti gli attentati compiuti nella metropolitana e all’aeroporto. Stasera, in pochi minuti la capitale europea è ripiombata nella paura, sirene si sono udite in tutte le zone centrali ed è entrato in azione anche un elicottero. Del resto la vigilanza anti-terrorismo, dal marzo 2016, non si è mai allentata, sebbene il livello di allerta ufficiale sia stato abbassato ma non certo azzerato. La presenza di soldati armati di fucili automatici e protetti dai giubbotti antiproiettile è costante in tutti i punti caldi: istituzioni, centri commerciali, attrazioni turistiche.