Stoltenberg (Nato): “Continueremo a sostenere l’Ucraina”

Al vertice dell'Alleanza atlantica hanno partecipato, fa sapere la Casa Bianca, anche Finlandia e Svezia, che Mosca non vuole entrino nella Nato

“Procederemo a tutti i dispiegamenti necessari per assicurare una forte e credibile deterrenza e difesa attraverso l’Alleanza ora e in futuro. Le nostre misure sono e restano preventive, proporzionate e non sono improntate a un’escalation“. Così l’Alleanza atlantica, dopo il vertice straordinario virtuale di oggi, a cui hanno partecipato – su invito del segretario generale Jens Stoltenberg, anche Finlandia e Svezia, ha fatto sapere la Casa Bianca. Due Paesi che Mosca non vuole entrino nella Nato, come peraltro ha ribadito anche oggi la portavoce del Ministero degli Esteri russo. Riguardo alle sanzioni, al termine di un Consiglio affari esteri, il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio parlando con i giornalisti ha dichiarato, sull’eventuale decisione di sanzionare l’accesso di Mosca dalla piattaforma di pagamenti Swift, “non c’è alcun veto, l’Italia ha sempre votato in maniera compatta con gli altri Paesi membri le proposte della Commissione Ue”.

Stoltenberg

“Quello che abbiamo visto è che le forze ucraine stanno combattendo coraggiosamente e sono effettivamente in grado di infliggere danni alle forze russe invasori, ma ancora una volta è una situazione molto fluida e in evoluzione“, ha dichiarato il segretario generale Stoltenberg in conferenza stampa dopo il vertice. “Continueremo a sostenere l’Ucraina con diversi tipi di armamenti e ciò include anche i sistemi di difesa aerea“. La Nato utilizzerà la forza di reazione rapida ricollocandola dove necessario per essere pronta a reagire a ogni eventualità, ha detto Stoltenberg. Per rafforzare il fianco est dell’Alleanza sono stati già dispiegati migliaia di uomini e 100 aerei, a cui si aggiungono circa 20 unità navali nel Mediterraneo. “Faremo tutto il necessario per difendere i nostri alleati e ogni centimetro del territorio Nato”, ha affermato il segretario generale dell’Alleanza.

Palazzo Chigi

“Gli sviluppi militari della crisi ucraina e le conseguenti decisioni che l’Italia, assieme ai Paesi alleati, ha assunto nel contesto della Nato, includono l’attivazione di una serie misure relative al rafforzamento della postura militare, a fronte della grave situazione di crisi in atto”, riporta una nota di Palazzo Chigi. “In particolare, al fine sia di rassicurare gli alleati più esposti sul fianco est dell’Alleanza, che di svolgere un’azione di deterrenza nei confronti della Russia, il Consiglio Atlantico ha ribadito il potenziamento del dispositivo di forze dispiegato dalle nazioni nel contesto delle operazioni Nato già attive, e la disponibilità di un contingente di forze in elevata prontezza che gli alleati mettono a disposizione per affrontare le situazioni di crisi, quale quella attuale”.

Di Maio

Sull’opzione di sanzionare l’accesso della Russia al sistema di pagamento Swift “non c’è alcun veto, l’Italia ha sempre votato in maniera compatta con gli altri Paesi membri le proposte della Commissione Ue”, ha detto il titolare della Farnesina. “Stiamo già lavorando al terzo pacchetto di sanzioni che l’Unione europea varerà nei prossimi giorni. Continueremo a votare in maniera compatta le proposte della Commissione”, ha sottolineato Di Maio. “Questa guerra può destabilizzare tutto il continente”, ha proseguito il ministro italiano, “ed è per questo che qui a Bruxelles tutti compatti hanno votato un pacchetto di sanzioni molto dure, non solo nei confronti di Putin e Lavrov, che sono stati listati, ma nei confronti di banche, imprese di Stato, interi settori economici”. La Spagna è favorevole a un’eventuale esclusione della Russia dal sistema Swift tra le sanzioni dell’Unione Europea in risposta all’attacco contro l’Ucraina, ha affermato in conferenza stampa da Bruxelles il ministro degli Esteri José Manuel Albares. Dello stesso avviso il primo ministro britannico Boris Johnson e lo avrebbe detto agli leader della Nato, secondo quanto riferisce Downing Street. Il premier inglese ha insistito sulla necessità di “infliggere la massima pena” possibile al presidente Vladimir Putin e a chi lo sostiene.