Spari vicino alla Casa Bianca, Trump lascia la conferenza sulla sicurezza

Sospetto colpito da un poliziotto. Il presidente scortato via dagli agenti del Secret Service, per poi essere riaccompagnato in sala stampa e finire l'intervento

Momenti di paura alla Casa Bianca, dove il presidente degli Stati Uniti Donald Trump stava presenziando alla conferenza stampa della task force per il coronavirus. Secondo quanto riferito, all’esterno dell’edificio si sarebbe consumata una breve sparatoria, con un agente del Secret Service che avrebbe esploso un colpo contro un sospetto, a quanto sembra a sua volta armato. Poche frazioni di secondo, sufficienti però a far scattare l’allarme immediato e a far allontanare il presidente dalla sala stampa, scorato dagli agenti. Al momento dell’allontanamento, Trump aveva appena preso la parola: raggiunto da un membro del Secret Service, ha immediatamente lasciato la sala.

Casa Bianca in lockdown

L’allarme è rientrato poco dopo, tanto che il presidente ha fatto ritorno sul palco e ripreso la conferenza. Il sospetto nel frattempo, ferito, sarebbe stato accompagnato in ospedale. Inevitabile la confusione all’interno della sala, vista anche la presenza di numerosi organi di stampa che hanno tentato di capire cosa stesse accadendo e perché il presidente Trump era stato fatto allontanare in fretta. A chiarire tutto ha pensato lo stesso presidente: “C’è stata una sparatoria fuori alla Casa Bianca, ora è sotto controllo. Qualcuno è stato trasportato in ospedale. A sparare sono state le forze dell’ordine , il sospettato è stato colpito”. “L’incidente” ha detto Trump, “è avvenuto fuori dalle cancellate della Casa bianca, ma piuttosto vicino”.

I ringraziamenti

Non è ancora chiaro chi sia il ferito e quali fossero gli obiettivi. Il presidente ha spiegato che “la sparatoria potrebbe non essere legata a me. Mi sento al sicuro, ho chiesto a Secret Service di rientrare”. Sentito il ringraziamento agli agenti del Secret Service per aver disposto un’immediata rete di sicurezza attorno a lui. Dopodiché, Trump ha ricominciato il suo discorso: “Dobbiamo smettere di politicizzare il virus e invece essere uniti nella nostra condanna di come questo virus sia arrivato in America, e di come sia arrivato nel mondo, e lo scopriremo”.