Riunione dei ministri degli Esteri del G7 sull’Ucraina

Si svolgerà sabato 19 febbraio in Germania. Intanto convocato domani a Bruxelles un Consiglio europeo “informale”

A margine della Conferenza sulla sicurezza ospitata sabato 19 febbraio a Monaco di Baviera dalla “padrona di casa” Annalena Baerbock, si vedranno i ministri degli Esteri dei Paesi del G7 per discutere degli sviluppi della situazione in Ucraina, che dove ieri banche e siti web governativi sarebbero stati vittime di una quindicina di cyberattacchi. Argomento che sarà al centro del colloquio che si terrà questa sera tra il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il cancelliere tedesco Olaf Scholz, che ieri si è recato a Mosca dal capo di Stato russo Vladimir Putin, e anche del Consiglio europeo “informato” convocato dal presidente Charles Michel. La crisi ucraina e l’attuale situazione energetica è stato oggetto anche dello scambio avvenuto oggi tra la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il capo del governo italiano Mario Draghi.

Biden-Scholz

Il presidente Biden avrà un colloquio telefonico con il cancelliere Scholz alle 20:30 italiane sugli sviluppi della crisi in Ucraina. Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha intanto dichiarato che gli Usa non hanno visto “un ritiro significativo delle truppe russe, la minaccia in Ucraina resta reale”.

I ministri del G7

L’incontro tra i ministri degli Esteri del G7 di sabato prossimo a Monaco, a margine della Conferenza sulla sicurezza, è stato reso noto un portavoce del ministero degli esteri di Berlino spiegando che l’incontro “si concentrerà sulla crisi sorta a causa del dispiegamento delle truppe russe vicino all’Ucraina”. Intanto domani, a quanto apprende Ansa, si terrà a Bruxelles un Consiglio Ue “informale” sempre sulla crisi ucraina, convocato per le 12:30 dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel.

Lo scambio von der Leyen-Draghi

Si sono sentiti al telefono il premier Draghi e la presidente della Commissione von der Leyen sulla crisi ucraina, ha scritto la presidente su Twitter. “Ho avuto uno scambio con il premier Draghi sulla situazione attuale della sicurezza. Una de-escalation sarebbe benvenuta ma mancano segnali concreti da parte della Russia. Abbiamo anche parlato della prontezza nella risposta sulla sicurezza delle forniture energetiche, a beneficio dell’Ue dell’Italia”.

Cyberattacchi

Sarebbero una quindicina i cyberattacchi che ieri hanno riguardato banche ucraine e i siti web del governo. L’aggiornamento arriva dal direttore esecutivo dell’Associazione indipendente delle banche ucraine, Olena Korobkova al Forum Legal Banking, secondo quanto riferito dall’agenzia Interfax. “Gli attacchi sono stati di tipo dDos – ha detto – (un malfunzionamento dovuto ad un attacco informatico in cui si fanno esaurire deliberatamente le risorse di un sistema informatico mostrando agli utenti il messaggio ‘Denial of service’, ndr), diversi da altri attacchi precedenti”. Alcune banche statali riferiscono che le operazioni dei loro siti web sono tuttora rallentate, sebbene nuovamente funzionanti, aggiunge Interfax. Alcuni istituti hanno interrotto le operazioni sull’estero, limitandosi a quelle nazionali. Korobkova ha detto a Interfax che gli attacchi informatici hanno preso di mira tutti i siti Web del governo e i provider Vega e Datagroup. Le operazioni dei siti web del Ministero della Difesa e delle Forze armate ucraine e i servizi di due banche statali sono rimasti interrotti per tutta la giornata di ieri. Successivamente è stato riferito che il team dell’app Diia, che gestisce l’utilizzo di documenti digitali su smartphone, aveva respinto attacchi hacker provenienti da quattro Paesi: Russia, Cina, Repubblica Ceca e Uzbekistan