Pnrr, il Consiglio dei ministri approva il decreto facilitare il raggiungimento degli obiettivi

All'ordine del giorno del vertice, un nuovo decreto sul Piano nazionale di ripresa e resilienza

Il Consiglio dei ministri, a quanto si apprende, ha approvato il nuovo decreto sul Piano nazionale di ripresa e resilienza con una serie di norme per facilitare il raggiungimento dei 45 target del Recovery previsti entro giugno.

La bozza

Nella bozza del decreto sul Pnrr arrivano anche norme sull’innovazione tecnologica e transizione digitale, tra cui la costituzione di una società dedicata alla digitalizzazione della Pubblica amministrazione che sarà incaricata delle attività di sviluppo, manutenzione e gestione di soluzioni software e di servizi informatici a favore di Inps, Inail e Istat e delle pubbliche amministrazioni centrali. L’iniziativa – prevista come milestone del piano – sarà in capo alla Presidenza del Consiglio, al ministero del Lavoro e ai tre istituti, che metteranno a fattor comune i loro piani e risorse per lo sviluppo applicativo.

Le nuove norme su Ecobonus e Sismabonus previste dalla bozza non hanno obiettivi fiscali ma puntano a semplificare ed accelerare le procedure per gli interventi di efficientamento energetico.

Un’altra delle misure contenute nella bozza del decreto sul Pnrr che sul tavolo del Consiglio dei ministri prevede che i fondi inutilizzati per via dei posti rimasti vacanti dopo le due edizioni del “Concorso Sud” possano ora essere trasferiti alle amministrazioni per stipulare contratti di collaborazione a professionisti con le caratteristiche di quelle ricercate nei concorsi. Tra le misure proposte dal ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna anche un rafforzamento delle Zone economiche speciali (Zes) e nuove risorse per i vincitori del bando per la valorizzazione dei beni confiscati alla mafia per fare fronte alle spese di gestione.

Il piano di gestione delle macerie e dei materiali derivanti dal crollo e dalla demolizione di edifici ed infrastrutture a seguito di un evento sismico non farà più parte del piano nazionale ma diventerà parte integrante dei piani regionali per la gestione dei rifiuti, dispone la bozza del decreto per accelerare l’attuazione del Pnrr, sul tavolo del Consiglio dei ministri. Il piano, si legge nella bozza, dovrà essere redatto in conformità alle linee guida adottate entro sei mesi dall’entrata in vigore del decreto.

Entro i 25mila euro

Niente obbligo di fattura elettronica per le partite Iva in regime forfettario entro i 25mila euro di reddito fino al 2024: è, secondo quanto si apprende da fonti di governo, una delle modifiche introdotta in Consiglio dei ministri al pacchetto di norme-antievasione contenuto nel decreto sul Pnrr.

Il portale unico contro il lavoro nero

Nasce il Portale unico del contrasto al lavoro sommerso che accentra in un’unica banca dati i risultati delle attività di vigilanza in materia di lavoro sommerso esercitate dai diversi organi ispettivi. Lo annuncia il ministero del Lavoro spiegando che la norma, proposta dal ministro Andrea Orlando, è contenuta nel decreto dal Cdm. Al fine di una efficace programmazione dell’attività ispettiva nonché del monitoraggio del fenomeno del lavoro sommerso su tutto il territorio nazionale – spiega la nota del ministero – le risultanze dell’attività di vigilanza svolta dall’Ispettorato nazionale del lavoro, dal personale ispettivo dell’Inps, dell’Inail, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di finanza sulle violazioni in materia di lavoro sommerso, nonché in materia di lavoro e legislazione sociale, confluiscono in un portale unico nazionale gestito dall’Ispettorato nazionale del lavoro. Nelle scorse settimane il titolare del dicastero del Lavoro ha insediato il tavolo tecnico per l’approvazione del Piano nazionale di lotta al lavoro sommerso che rientra tra gli interventi previsti dal Pnrr nella parte di competenza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Il tavolo tecnico avrà tempo fino al 15 ottobre 2022 per elaborare il Piano nazionale, che dovrà poi essere adottato entro la fine di quest’anno, tramite un apposito decreto ministeriale. Inoltre il tavolo tecnico garantirà nei prossimi mesi l’elaborazione del Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso e fra le varie funzioni delineerà un’opportuna strategia d’indirizzo dell’attività ispettiva; studierà forme e modalità concrete di denuncia da parte dei lavoratori costretti a lavorare in condizioni di lavoro irregolare e favorirà il dialogo e la collaborazione con le parti sociali.