Quando fu costruita, in vista dell’Esposizione universale del 1889, la Torre Eiffel divise i parigini. Da un lato, c’era chi riteneva che l’altissima struttura deturpasse il volto della capitale francese, da pochi decenni ricostruito dagli interventi del Barone Haussmann. Dall’altro, chi vedeva in quella struttura di metallo, armoniosa e proiettata verso il cielo, la magnificazione stessa dell’ingegno dell’uomo moderno. A oltre 130 anni di distanza, gli abitanti di Parigi si trovano d’accordo su un punto: sulla Torre Eiffel non deve esserci nulla che ne interrompa la linearità strutturale. Nemmeno i cinque cerchi olimpici, che la sindaca Anne Hidalgo vorrebbe tenere ben oltre il termine di Olimpiadi e Paralimpiadi.
Gli eredi di Gustave Eiffel si oppongono all’idea lanciata dalla sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, di non smontare – anche ora che sono state dichiarate concluse Olimpiadi e Paralimpiadi – i 5 cerchi olimpici colorati che campeggiano sul davanti dello storico monumento. La sindaca vorrebbe mantenerli al loro posto almeno fino al 2028, ma dovrà vedersela con i discendenti di colui che costruì la torre, i quali propongono che il Comune li “consegni simbolicamente” a Los Angeles entro la fine dell’anno.
In un comunicato, l’Associazione dei discendenti di Gustave Eiffel ribadisce la sua “posizione contraria” alla “definitiva esposizione degli anelli” oltre la fine dei Giochi, “senza alcuna data chiara fissata per il distacco dal monumento“. L’idea lanciata una settimana fa dalla Hidalgo ha già raccolto una serie di opinioni contrarie, fra cui molti difensori del patrimonio architettonico parigino.
Gli eredi Eiffel hanno consultato uno studio legale, e ne avrebbero ricavato il parere che “in quanto eredi di Gustave Eiffel”, i membri dell’Associazione hanno facoltà “di opporsi a qualsiasi alterazione che violi il rispetto dell’opera del loro antenato”. E “i 5 cerchi olimpici appesi – continuano – inducono una modifica sostanziale sia sull’aspetto visivo sia su quello simbolico della Tour Eiffel. Colorati, di grandi dimensioni, installati al centro del principale accesso alla Torre, creano un forte squilibrio e modificano sostanzialmente le forme purissime del monumento”.
Fonte: Ansa
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