Papa Francesco: “Il vaccino sia per tutti, non solo per i ricchi”

Dalla Biblioteca del Palazzo apostolico, la terza udienza generale incentrata sulla pandemia

Foto ©Vatican News

“La pandemia ha messo allo scoperto la difficile situazione dei poveri e la grande ineguaglianza che regna nel mondo. E il virus, mentre non fa eccezione tra le persone, ha trovato, nel suo cammino devastante, grandi disuguaglianze e discriminazioni. E le ha aumentate. La risposta alla pandemia è quindi duplice“.

“Da un lato, è indispensabile trovare la cura per un virus piccolo ma tremendo, che mette in ginocchio il mondo intero. Dall’altro dobbiamo curare un grande virus, quello dell’ingiustizia sociale, della disuguaglianza di opportunità, dell’emarginazione e della mancanza di protezione dei più deboli. In questa doppia risposta di guarigione c’è una scelta che, secondo il Vangelo, non può mancare: è l’opzione preferenziale per i poveri”.

Sono le parole di Papa Francesco, pronunciate nel corso dell’udienza generale del mercoledì, la terza incentrata sulla pandemia, pronunciata nella Biblioteca del Palazzo apostolico, senza fedeli.

Quattro criteri per scegliere le industrie da aiutare

Il Pontefice ha elencato quattro criteri che dovrebbero servire da guida per scegliere quali industrie aiutare: quelle che contribuiscono all’inclusione degli esclusi, alla promozione degli ultimi, al bene comune e alla cura del creato.

Papa Francesco, inoltre, ha voluto evidenziare che bisogna “progettare la cura dei virus privilegiando coloro che ne hanno più bisogno. Che triste sarebbe se nel vaccino per il Covid-19 si desse la priorità ai più ricchi! Che triste se divenisse proprietà di una nazione e non fosse per tutti”.