Papa Francesco: “Il corpo umano non può essere mai oggetto di commercio”

L'appello del Pontefice affinché le persone siano liberate da "diverse forme di schiavitù". L'udienza alla Pontificia Accademia delle Scienze

Roma 26/03/2019 - Papa Francesco visita in Campidoglio / foto Samantha Zucchi/Insidefoto/Image nella foto: Papa Francesco (immagine di repertorio)

Ricevendo in udienza la sessione plenaria della Pontificia Accademie delle ScienzePapa Francesco ha fatto appello “alla liberazione da diverse forme di schiavitù, come il lavoro forzato, la prostituzione e il traffico di organi“. “Questi crimini contro l’umanità, che vanno di pari passo con la povertà, si verificano anche nei Paesi sviluppati, nelle nostre città – ha affermato -. Il corpo umano non può essere mai, né in parte né nella sua interezza, oggetto di commercio!“.

Il sostegno del Pontefice alla Pontificia Accademia delle Scienze

“Mi rallegro che la Pas è attivamente impegnata a sostenere questi scopi e vorrei che continuasse a farlo con un’intensità commisurata alla crescente necessità. In breve, i risultati positivi della scienza in questo 21/o secolo dipenderanno, in larga misura, dalla capacità degli scienziati di cercare la verità e applicare le scoperte in un modo che vada di pari passo con la ricerca di ciò che è giusto, nobile, buono e bello”, ha osservato il Pontefice. “In effetti, le conquiste scientifiche di questo secolo devono essere sempre orientate dalle esigenze della fraternità, della giustizia e della pace, contribuendo a risolvere le grandi sfide che l’umanità e il suo habitat si trovano ad affrontare – ha aggiunto -. Anche in questo senso la Pontificia Accademia delle Scienze è unica nella sua struttura, nella sua composizione e nei suoi obiettivi, sempre volti a partecipare i benefici della scienza e della tecnologia al maggior numero di persone, soprattutto ai più bisognosi e svantaggiati”.

All’inizio del suo discorso, il Papa ha tra l’altro espresso la sua gratitudine a mons. Marcelo Sanchez Sorondo, “che tanto ha lavorato come Cancelliere al servizio di questa Accademia e di quella delle Scienze Sociali”, formulandogli “i migliori auguri per il suo 80/o compleanno e per un felice tempo di pensione! E lasciar governare gli altri, avanti, coraggio!”. E ha dato il suo benvenuto “al nuovo Cancelliere, il cardinale Peter Turkson: grazie per aver accettato eminenza!”. La Sessione Plenaria della Pas ha come tema “Scienza di base per lo sviluppo umano, la pace e la salute planetaria“. “Una prospettiva che tiene presenti le questioni-chiave che l’umanità affronta in questo momento della storia”, ha sottolineato Francesco.

Il dolore per la guerra

Dopo le due tragiche guerre mondiali sembrava che il mondo avesse imparato a incamminarsi progressivamente verso il rispetto dei diritti umani, del diritto internazionale, di varie forme di cooperazione. Ma purtroppo la storia mostra segni di regressione. Non solo s’intensificano conflitti anacronistici ma riemergono nazionalismi chiusi, esasperati, aggressivi e nuove guerre di dominio che colpiscono civili, anziani, bambini e malati e provocano distruzione ovunque. I numerosi conflitti armati preoccupano seriamente. Ho detto che era una terza guerra mondiale ‘a pezzi’, oggi possiamo dire ‘totale'”.

I rischi per le persone e per il pianeta sono sempre maggiori. San Giovanni Paolo II ringraziò Dio perché, per intercessione di Maria, il mondo era stato preservato dalla guerra atomica. Purtroppo dobbiamo continuare a pregare per questo pericolo, che già da tempo avrebbe dovuto essere scongiurato”, ha detto Francesco. Secondo il Pontefice, “è necessario mobilitare tutte le conoscenze basate sulla scienza e sull’esperienza per superare la miseria, la povertà, le nuove schiavitù, e per evitare le guerre”. “Rifiutando alcune ricerche, inevitabilmente destinate, in circostanze storiche concrete, a fini di morte, gli scienziati di tutto il mondo possono unirsi in una comune disponibilità a disarmare la scienza e formare una forza per la pace”, ha proseguito.

L’incoraggiamento agli Accademici

“Nel nome di Dio, che ha creato tutti gli esseri umani per un comune destino di felicità, siamo chiamati oggi a testimoniare la nostra essenza fraterna di libertà, giustizia, dialogo, incontro reciproco, amore e pace, evitando di alimentare odio, risentimento, divisione, violenza e guerra”, ha aggiunto il Papa. “Nel nome del Dio che ci ha donato il pianeta per salvaguardarlo e svilupparlo, oggi siamo chiamati alla conversione ecologica per salvare la casa comune e la nostra vita insieme a quella delle generazioni future, invece di aumentare le disuguaglianze, lo sfruttamento e la distruzione”, ha concluso, incoraggiando gli Accademici “a continuare a lavorare per la verità, la libertà, il dialogo, la giustizia e la pace. Oggi più che mai la Chiesa cattolica è alleata degli scienziati che seguono questa ispirazione, e lo è anche grazie a voi!”.