PAPA FRANCESCO, A SORPRESA, PROPONE UN SINODO SULLA PACE

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Arriva oggi, a sorpresa, la proposta di Bergoglio di dedicare il prossimo Sinodo dei Vescovi al tema della pace. E’ quanto si apprende sul sito dell’Ansa. Dopo quello sulla famiglia, che ha portato alla stesura dell’esortazione apostolica Amoris laetitia, di recente pubblicazione, è il tema della pace universale quello che sta più a cuore al Pontefice. E vorrebbe che fosse discusso nella prossima assemblea sinodale, coinvolgendo i vescovi di tutto il mondo.

Dell’argomento si è parlato il 18 e 19 aprile nel Consiglio Ordinario della Segreteria Generale del Sinodo, alla presenza dello stesso Bergoglio, che ha partecipato ai lavori per tutta la loro durata. I partecipanti alla riunione hanno avanzato altre proposte, tra le quali i temi dell’ecumenismo e dei sacerdoti sposati. Tuttavia, sviluppare un’iniziativa forte in favore della pace globale, sarebbe l’argomento che più interessa in questo momento il Papa, che fin dall’inizio della sua elezione ha in mente di trovare le giuste vie per rivolgersi a tutte le altre religioni, affinché tutte possano impegnarsi, in maniera significativa, a dire un “No” alla guerra.

Affacciandosi dalla finestra del Palazzo Apostolico per la recita dell’Angelus, il 1 settembre del 2013, nell’indire una giornata di digiuno e preghiera per la pace, disse: “Ripeto a voce alta: non è la cultura dello scontro, la cultura del conflitto quella che costruisce la convivenza nei popoli e tra i popoli, ma questa: la cultura dell’incontro, la cultura del dialogo; questa è l’unica strada per la pace. Il grido della pace si levi alto perché giunga al cuore di tutti e tutti depongano le armi e si lascino guidare dall’anelito di pace”.

Significativo il momento in cui il Papa avanza questa proposta: l’anno giubilare. Nel messaggio scritto in occasione della XLIX Giornata Mondiale della Pace, che la Chiesa celebra il 1 gennaio di ogni anno, scriveva: “Dio non è indifferente! A Dio importa dell’umanità, Dio non l’abbandona! All’inizio del nuovo anno, vorrei accompagnare con questo mio profondo convincimento gli auguri di abbondanti benedizioni e di pace, nel segno della speranza, per il futuro di ogni uomo e ogni donna, di ogni famiglia, popolo e nazione del mondo, come pure dei Capi di Stato e di Governo e dei Responsabili delle religioni. Non perdiamo, infatti, la speranza che il 2016 ci veda tutti fermamente e fiduciosamente impegnati, a diversi livelli, a realizzare la giustizia e operare per la pace. Sì, quest’ultima è dono di Dio e opera degli uomini. La pace è dono di Dio, ma affidato a tutti gli uomini e a tutte le donne, che sono chiamati a realizzarlo”.