Secondo impegno a Port Moresby per Papa Francesco, che si è recato alla Caritas Technical Secondary School per visitare i bambini – disabili, poveri – assistiti da due realtà caritative, Street Ministry e Callan Services. Il Santo Padre è stato accolto con danze, cori e canti, poi ha recitato il suo discorso. Lo riportiamo in versione integrale.
Il video
Il saluto
“Complimenti a voi che avete cantato e ballato: lo fate bene! Carissimi sorelle e fratelli , buonasera! Saluto Sua Eminenza, che ringrazio per le parole che mi ha rivolto, la Superiora della Comunità, la Direttrice, tutti i presenti, laici e religiosi, e specialmente voi bambini, che siete meravigliosi! Sono molto contento di incontrarvi e di condividere con voi questo momento di festa. Ringrazio anche i vostri compagni, che mi hanno fatto due domande impegnative“.
La domanda
“Uno di loro mi ha chiesto: «Perché non sono come gli altri?». Davvero mi viene una sola risposta a questa domanda ed è: «Perché nessuno di noi è come gli altri: perché siamo tutti unici davanti a Dio!». Perciò, non solo confermo che ‘c’è speranza per tutti‘ – come è stato detto – ma aggiungo anche che ciascuno di noi, nel mondo, ha un ruolo e una missione che nessun altro può svolgere e che questo, anche se comporta delle fatiche, dona allo stesso tempo un mare di gioia, in modo diverso per ogni persona. La pace e la gioia è per tutti“.
Donare amore
“È vero, tutti abbiamo dei limiti, delle cose che sappiamo fare meglio, e altre che invece facciamo fatica o non possiamo fare mai, ma non è questo che determina la nostra felicità: piuttosto è l’amore che mettiamo in qualsiasi cosa facciamo, doniamo e riceviamo. Donare amore, sempre, e accogliere a braccia aperte l’amore che riceviamo dalle persone che ci vogliono bene: è questa la cosa più bella e più importante della nostra vita, in qualsiasi condizione e per qualsiasi persona… anche per il Papa, sapete? La nostra gioia non dipende da altro: la nostra gioia dipende dall’amore!“.
Studio e impegno
“E questo ci porta all’altra domanda: «Come possiamo rendere più bello e felice il nostro mondo?». Certamente con la stessa “ricetta”: imparando giorno per giorno ad amare Dio e gli altri con tutto il cuore! E cercando di apprendere – anche a scuola – tutto quello che possiamo, per farlo nel modo migliore, studiando e impegnandoci al massimo in ogni opportunità che ci viene offerta per crescere, migliorare e affinare i nostri doni e le nostre capacità”.
Nessuno è un “peso”
“Avete mai visto come si prepara un gatto quando deve fare un bel salto? Prima si concentra e punta tutte le sue forze e i suoi muscoli nella direzione giusta. Magari lo fa in un momento veloce, e non lo notiamo nemmeno, ma lo fa. E così anche noi: concentrare tutte le nostre forze sulla meta, che è l’amore di per Gesù e in Lui per tutti i fratelli e le sorelle che incontriamo sulla nostra strada, e poi con slancio riempire tutto e tutti con il nostro affetto! In questo senso, nessuno di noi è ‘di peso’ – come avete detto –: tutti siamo doni bellissimi di Dio, un tesoro gli uni per gli altri!“.
La luce dell’amore
“Grazie, bambini, grazie tante per questo incontro, e grazie a tutti voi che lavorate insieme, qui, con amore. Tenete sempre accesa questa luce, che è un segno di speranza non solo per voi, ma per tutti quelli che incontrate, e pure per il nostro mondo, a volte tanto egoista e preoccupato delle cose che non contano. Tenete accesa la luce dell’amore! E, mi raccomando, pregate anche per me!”.