Napoli da urlo, Inter in ginocchio

Champions League: al Maradona gli Azzurri travolgono il Liverpool, il Bayern Monaco sbanca San Siro

Ci Napoli 07/09/2022 - Champions League / Napoli-Liverpool / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Mathias Olivera-Mohamed Salah

Il sogno del Napoli si materializza nella magica notte del Maradona dove gli azzurri demoliscono il Liverpool e conquistano la prima vittoria nel girone di Champions League. Partita da incorniciare per gli uomini di Spalletti che travolgono i vicecampioni d’Europa con una partita semplicemente perfetta. Finisce 4-1, Napoli impazzita. Sconfitta invece per l’Inter che a San Siro lascia strada al Bayern Monaco che si porta a casa i tre punti: decide il gol di Sané e l’autorete di D’Ambrosio.

Napoli in paradiso

E’ azzurro il cielo sopra Napoli, come non mai. Il calendario mette davanti a Spalletti il Liverpool che solo qualche mese fa ha giocato, e perso per 1-0, la finale Champions contro il Real Madrid. Ma contro il Napoli di stasera, c’è stato poco da fare. Liverpool travolto, seppellito sotto una valanga di gol. Napoli in estate, inglesi a leccarsi le ferite. Spalletti recupera in extremis Osimhen in prima linea e dispone il Napoli con un 4-2-3-1. Alle spalle del nigeriano, giocano Politano e Kvaratskhelia esterni con Zielinski trequartista. Dietro c’è Meret tra i pali, dietro Di Lorenzo, Rrahmani, Kim e Olivera. Anguissa e Lobotka gli intermedi. Klopp con il 4-3-3. Davanti ci sono Firmino, Salah e Diaz. Tra i pali Alisson, nei quattro dietro Alexander-Arnold, Gomez, Van Dijk e Robertson, quindi mediana affidata a Elliott, Fabinho e Milner.

Demolito il Liverpool

Il “Maradona” è un’arena, l’urlo dello stadio napoletano è risuonato tre volte nel cielo di Napoli. E gli Azzurri, trascinati dalla propria gente, ma soprattutto da una condizione straripante, hanno letteralmente demolito il Liverpool già nel primo tempo, chiuso avanti per 3-0 ma che va persino stretto per volume di gioco e occasioni creare dalla squadra di Spalletti. Un’overdose di amore, quella del Maradona. E gli Azzurri in campo, hanno fatto il resto, oltre la più rosea immaginazione. Quattro minuti ed arriva la svolta. La partenza del Napoli è al fulmicotone, il Liverpool stenta, gli azzurri hanno qualità e alla prima occasione passano. Osimhen dopo pochi secondi centra il palo esterno, poi arriva il calcio di rigore che indirizza subito la partita. Zielinski ci prova dal limite, la palla colpisce Milner e per Del Cerro Grande, nessun dubbio, calcio di rigore che lo stesso polacco trasforma con freddezza: 1-0. Il Napoli è una furia, il Liverpool non riesce mai a ripartire con i tempi giusti. Osimhen si prende un pestone in area da Van Dijk. Altro rigore, stavolta assegnato con l’ausilio dell’on field rewiew. Dal dischetto va lo stesso Osimhen che però si fa ipnotizzare da Alisson. Ma il Napoli non si abbatte e continua a macinare gioco, e dopo un salvataggio di Van Dijk, arriva il raddoppio: gran recupero di Kvaratskhelia che mette in mezzo per Anguissa che col patto la mette dentro. Liverpool in ginocchio, Napoli alle stelle. Ma non è finita perché prima dell’intervallo arriva anche il 3-0. Lo firma Simeone che sfrutta l’ennesima giocata di Kvaratskhelia e a porta vuota mette dentro. Delirio azzurro. Nella ripresa Alisson salva su Zielinski, ma sulla ribattuta i polacco con lo scavetto cala il poker. Prova a rialzarsi il Liverpool che trova il 4-1 con Diaz. Poi più nulla. Solo la festa del Napoli. Meritatissima. Nell’altra partita del gruppo, facile successo dell’Ajax che ha battuto in casa per 4-0 i Rangers Glasgow.

L’Inter crolla in casa

Dopo il derby, va male anche l’esordio in Champions, con i nerazzurri che si lasciano infilare in casa dal Bayern Monaco che passa a San Siro con un netto 2-0. Inzaghi (3-5-2) cambia cinque interpreti rispetto al derby: tra i pali gioca Onana al posto di Handanovic, in difesa c’è D’Ambrosio al posto di De Vrij, insieme a Skriniar e Bastoni. In mezzo Mkhitaryan prende il posto di Barella, Brozovic centrale e Calhanoglu mediano di sinistra. Dumfries e Gosens gli esterni di centrocampo. Davanti la coppia è Lautaro Martinez-Dzeko. Nagelsmann schiera il Bayern Monaco con il suo 4-2-3-1. Tra i pali Neuer, Pavard, de Ligt, L. Hernandez e Davies dietro. Kimmich e Sabitzer cerniera davanti alla difesa, quindi Coman, Muller e Sané alle spalle di Manè.

Bavaresi in scioltezza

Bayern subito in pressione, Inter che parte lenta e non sfonda, così con il passare dei minuti la squadra tedesca aumenta i giri del motore e si fa vedere con insistenza dalle parti di Onana che prima salva su Muller, poi deve arrendersi a Sané imbeccato da Kimmich. D’Ambrosio se lo perde e serve a nulla il disperato tentativo di Onana. Vantaggio che carica il Bayern e ammutolisce l’Inter che però è brava a rimanere in partita. Solo Dzeko prova a spaventare Neuer, ma è Onana a salvare prima su Davies poi su Sabitzer. All’intervallo, è 1-0 per i campioni di Germania. I nerazzurri ci provano in avvio di ripresa con Dzeko, ma non graffiano e quando il Bayern prova l’allungo, sa sempre come rendersi pericolosa. I bavaresi colpiscono un palo. Cross di Kimmich, Bastoni devia e Onana sbaglia l’intervento, ma lo salva il montante, ma un minuto dopo arriva il raddoppio. Azione da manuale dei bavaresi con doppio scambio tra Sané e Mané, con l’attaccante tedesco che la rimette in mezzo e D’Ambrosio mette dentro il più goffo degli autogol: 2-0 e partita chiusa.  Nell’altra sfida del girone, Barcellona travolgente al Camp Nou contro il Viktoria Plzen: 5-1.