Napoli, il miracolo si ripete: si è sciolto il sangue di San Gennaro

L'ultima volta che il prodigio non si era ripetuto, fu interpretata come un cattivo auspicio per la pandemia. Ora la città di Napoli esulta

San Gennaro miracolo

L’applauso entusiasta (e anche liberatorio) dei 450 fedeli del Duomo di Napoli accoglie il miracolo ripetuto. L’ampolla contenente il sangue di San Gennaro mostra il prodigio avvenuto, “il sangue sciolto”, che trasforma l’attesa dei partenopei in una festa. Ad annunciarlo alla città, alle 10 in punto, è stato l’arcivescovo di Napoli, monsignor Domenico Battaglia (il cui insediamento in Diocesi risale al febbraio scorso). La notizia più attesa, al termine di una mattinata trascorsa in una Santa Maria Assunta ancora una volta accessibile solo a un numero limitato di fedeli, a causa delle disposizioni anti-Covid. Assieme ai 450 presenti nel Duomo, altre 200 persone hanno atteso sul sagrato esterno.

San Gennaro, il buon auspicio del miracolo

L’ultima volta che il miracolo non si era ripetuto risaliva al 16 dicembre scorso. Un evento che i napoletani interpretarono come un cattivo segno per la pandemia. Il prodigio è atteso tre volte l’anno: il 19 settembre, nel giorno di San Gennaro, il sabato che precede la prima domenica di maggio, e il 16 dicembre. Dopo lo scioglimento, l’arcivescovo ha portato l’ampolla in processione sul sagrato del Duomo, prima di riportarla all’altare per la benedizione finale. E stavolta l’animo dei partenopei, come di tutta la Campania e di ogni persona di fede, è sicuramente più sollevato. Un buon segno in vista di un autunno che si preannuncia difficile per tutti.