Comanda Napoli

Azzurri soli in testa dopo il 3-2 al Bologna. Tonali regala al Milan tre punti d’oro a Verona. Risale l’Inter, mentre Lazio e Udinese si annullano

Victor Osimhen Napoli Bologna
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Una partita complicata che alla fine il Napoli porta dalla sua parte, conquistando tre punti d’oro che significano la vetta solitaria della classifica. Battuto il Bologna al Maradona per 3-2 grazie a un guizzo nella parte discendente del match di Victor Osimhen. Il Napoli spreca molto soprattutto nella prima frazione di gioco, finendo col subire lo svantaggio di Zirkzee, ma prima dell’intervallo la rimette in parità l’uomo che non ti aspetti, Juan Jesus. Entrano Lozano e Osimhen alla ripresa e proprio il messicano la ribalta dopo una manciata di secondi, ma il Bologna è vivo e sfrutta un’incertezza di Meret su conclusione di Barrow, per ritrovare il pareggio. Ma il Napoli spinge, Kvara è ancora una volta una spina nel fianco, gran palla nello spazio per Osimhen che si fa largo e la mette dentro. Tre punti d’oro per Spalletti che è solo sul trono del campionato.

Milan di forza al Bentegodi

Emozioni e gol al Bentegodi dove il Milan nel finale trova tre punti fondamentali che permettono ai rossoneri di piazzarsi da soli al terzo posto alle spalle di Napoli e Atalanta. Partita di grandi contenuti per l’esordio di Bocchetti sulla panchina del Verona. Che sembra rinato. Milan avanti dopo pochi minuti grazie ad un’autorete di Veloso su palla dello straripante Leao. Giroud non è in serata, è annebbiato e sbaglia molto. Il Verona però è lì, e trova il pari grazie ad una giocata di Gunter che prova a piazzarla, interviene Gabba che spiazza Tatarusanu ed è 1-1, con lo stesso Gunter che fallisce il raddoppio in chiusura di tempo. Tanti cambi nella ripresa, nel Verona il subentrato Piccoli centra la traversa, ma nel finale esce fuori il Milan, il tocco di Tonali che, come lo scorso anno, vale tre punti pesantissimi. Bene il Verona, tonico e spregiudicato, avrebbe meritato qualcosina di più. Ma la vince il Milan e Pioli sorride.

Lazio e Udinese non si fanno male

La partitissima dell’Olimpico finisce in parità, come era iniziata. Godibile sul piano del gioco, meno su quello delle occasioni. A bilancio una traversa per i friulani e l’infortunio occorso a Ciro Immobile che tiene in ansia la Lazio. Partita non bellissima, con Lazio e Udinese che hanno vissuto di fiammate. Un primo tempo non bellissimo, con un paio di occasioni da parte dei padroni di casa, anche se la palla più ghiotta è capitata sui piedi di Samardzic che ha terminato la sua corsa sulla traversa. La Lazio ci ha provato con Felipe Anderson ma senza fortuna. Bene nelle intenzioni, un po’ meno in fase di conclusione. A complicare i piani di Sarri, l’infortunio di Ciro Immobile costretto ad uscire alla mezz’ora per un problema muscolare alla coscia sinistra. Nella ripresa subito un colpo di testa di Udogie poi un bel destro a giro di Deulofeu ed infine un destro mortifero di Pereyra, bravo Provedel a chiudere. E più nulla fino alla fine. Lazio e Udinese non si fanno male e conquistano

L’Inter è tornata

Una vittoria facile per dare seguito al pari di Barcellona, e l’Inter l’ha trovata battendo a San Siro per 2-0 la Salernitana. L’Inter si scatena all’ora di pranzo, con una prestazione importante che testimonia che la squadra è tornata. Apre Lautaro Martinez, chiude il conto Barella, due dei tre marcatori della serata del Camp Nou. E allora come non pensare che i nerazzurri abbiano davvero voltato pagina. L’Inter c’è, in tutto, nella condizione, nel carattere, nelle geometrie in campo, nella gambe, nella qualità dei suoi uomini. La Salernitana esce senza demeritare con Nicola che può recriminare su un paio di occasioni fallite, ma contro l’Inter c’era poco da fare. Una ripresa importante per Inzaghi e la sua band, in attesa di rivederla tra sei giorni al Franchi, dove l’aria e l’avversario sarà ben più robusto, ma dalla sfida di quest’oggi, l’Inter ne esce rafforzata. In tutto.