Minoranza Pd, Emiliano: “Scissione evitabile. Convinto Renzi a votare nel 2018”

Michele Emiliano, dal palco della manifestazione della minoranza del Pd, iniziata sulle note di Bandiera Rossa, afferma di aver convinto Renzi a votare nel 2018. In un post su Facebook, inoltre, chiede di non costringere con argomenti capziosi la minoranza ad uscire dal Pd: “Noi speriamo di non dover dire cose drammatiche nelle prossime ore ma se dovesse essere necessario non avremo paura. Non costruiremo un soggetto avversario del Pd ma non aspetteremo altro che ricostruire questa comunità. Tutto questo, però, è evitabile, lo voglio dire ancora”.

Rossi: “No a congresso in poche settimane”

Sul palco anche il governatore toscano, candidato alla segreteria del Partito, Enrico Rossi, che chiarisce: “Se si pensa di fare un congresso in poche settimane, una una conta per riconsegnare la guida del partito al segretario noi non ci stiamo. Il Pd è per sua natura un partito plurale e di centrosinistra, se si pensa di abolire la sinistra o che finisca per non contare nulla la responsabilità della spaccatura ricade su chi non vuole capire”.

Speranza e il colloquio con Renzi

Nel suo intervento, Roberto Speranza ha raccontato di aver avuto un colloquio con Matteo Renzi: “Mi ha cercato e ho parlato con lui, come giusto sia perché è il segretario. Gli ho chiesto se la vediamo solo noi la scissione che c’è già stata in parte del nostro mondo?. Se non c’è una presa di consapevolezza sarà normale un nuovo inizio. Se il congresso non è il tentativo di rimettere insieme un mondo ma è solo rivincita o plebiscito a me non interessa entrare”.

Franceschini: “Evitiamo la scissione”

Tuttavia, Massimo D’Alema annuncia che non parteciperà all’assemblea del Partito Democratico, da Dario Franceschini arriva un altro appello per evitare la scissione: “I margini di trattativa ci sono sempre, dipende dalla volontà delle persone e sopratutto dobbiamo sapere che il Pd non è proprietà di alcuni capi che litigano tra di loro. Il Partito è proprietà di alcuni milioni di persone che ci hanno creduto, che ci credono e che non vogliono questa divisione”.

E in attesa dell’assemblea Pd, in programma domani, il presidente della Puglia, Michele Emiliano propone l’alternativa: “Adesso che abbiamo convinto Renzi a sostenere Gentiloni fino alla fine della legislatura senza fargli brutti scherzi, possiamo darci il tempo di riconciliarci e trovare le ragioni per stare ancora insieme”. Bersani non ci sta e ribatte: “Questa cosa non l’ho mai sentita: dovrà dirla Renzi, non Emiliano. E’ il nostro governo, non possiamo lasciargli la spada di Damocle sopra. Intanto, nel Pd, tre candidati della minoranza Dem, stanno dicendo che non si può fare un congresso così, perché se si forzano le regole non può candidarsi nessuno”.