Milano: torna la movida ai Navigli, scoppiano le proteste

Molte le lamentele dei cittadini sui social. "Immagini imbarazzanti" commenta il sindaco Beppe Sala

“Non è finita”, questo il monito ripetuto come un refrain dagli esperti in vista della fase due. Ma forse non è bastato a frenare la voglia di normalità di alcuni cittadini.

Polemiche a Milano

La zona dei Navigli, a Milano, è tornata a riempirsi, ad appena quattro giorni dall’allentamento del lockdown: tanti i ragazzi a passeggio, molti dei quali senza mascherina. Ed è subito scoppiata la polemica sui social per le foto e alcuni video postati che testimoniano l’affollamento di una delle zone più famose della movida milanese.

Le proteste dei cittadini

“Tra due settimane tutti di nuovo a casa o in ospedale! Incoscienti!” scrive Megamax su Twitter. Un altro utente, Matteo T., si rivolge direttamente al sindaco Giuseppe Sala: “Ma un po’ di controlli sui Navigli vogliamo farli? Con la scusa del takeaway tutti i bar a fare cocktail e vendere birra… e pieno di gente senza mascherine. Il famoso primo weekend di marzo non vi ha insegnato niente?”. Anche su Facebook non sono mancate le lamentele, con commenti duri postati ad esempio sotto un video nel gruppo ‘Locale dei Navigli’. In particolare, molti si lamentano della mancanza di controlli. “I vigili – scrive Daniele Q. con una punta di sarcasmo – sono a fare le multe agli imprenditori onesti che manifestano pacificamente rispettando la distanza di sicurezza…”.

L’intervento del sindaco Sala

“Quando c’è da ringraziare i milanesi per il loro comportamento virtuoso io sono sempre il primo a farlo e mi piace anche. Però ci sono dei momenti in cui c’è da incazzarsi e questo è uno di quelli: le immagini di ieri lungo i Navigli sono vergognose”. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha commentato nel video che ogni giorno posta sulle sue pagine social, le troppe persone che ieri si sono riversate sui Navigli all’ora dell’aperitivo. “Io non sono un politico da metafore, sono un politico da atti. O le cose cambiano oggi, non domani, è un ultimatum, o io domani come al solito sarò qui a Palazzo Marino e prenderò provvedimenti, chiudo i Navigli e chiudo l’asporto” di bar e ristoranti.