Anche Milano ha pagato il prezzo della stagione degli attentati di Cosa nostra, tra il 1992 e il 1993. Il 27 luglio di 31 anni fa un’autobomba spezzava cinque vite nel centro cittadino. In questo giorno, ogni anno, la città ricorda le vittime. “Da quella drammatica stagione di attacchi allo Stato è nata una reazione per un futuro libero dalla violenza e dall’oppressione mafiosa”, ha detto il Presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana. “Ribadiamo il nostro impegno nella lotta contro ogni forma di violenza e criminalità organizzata”, ha scritto sui suoi social il presidente del Senato Ignazio La Russa.
Milano come oggi anno ha ricordato stamani i 5 morti della strage mafiosa del 27 luglio 1993 quando in via Palestro, davanti al Padiglione d’Arte Contemporanea, nel centro della città, scoppiò un’autobomba.
Durante la commemorazione istituzionale sono state ricordate le vittime: i vigili del fuoco Carlo La Catena, Sergio Pasotto e Stefano Picerno, accorsi sul posto poco prima della deflagrazione, dell’agente di Polizia locale, Angelo Ferrari che avendo notato il fumo uscire dall’auto aveva chiesto l’intervento del 112, e di Moussafir Driss, colpito a morte da una lamiera mentre dormiva su una panchina.
“Processi e sentenze ci dicono con certezza che si tratta di una strage mafiosa – ha ricordato l’assessore alla Sicurezza del Comune, Marco Granelli -, volta a ricattare lo Stato che però ha avuto la meglio, insieme alla cultura della legalità e grazie alla società che ha saputo resistere e lottare per la libertà e la giustizia. La lotta alla mafia però non è finita e continua“.
“Oggi mi unisco alla città di Milano nel ricordo delle vittime della strage di via Palestro, avvenuta il 27 luglio di 31 anni fa. Esprimo la mia vicinanza ai familiari. Da quella drammatica stagione di attacchi allo Stato è nata una reazione, anche della società civile, che non deve mai venire meno, per un futuro libero dalla violenza e dall’oppressione mafiosa“. Così il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.
“Ricordiamo oggi con profondo rispetto le vittime della strage di via Palestro, avvenuta a Milano la sera del 27 luglio 1993. In quel tragico evento, l’esplosione di un’autobomba presso la Galleria d’Arte Moderna e il Padiglione di Arte Contemporanea causò la morte di cinque persone. Questo attentato di stampo mafioso si inserisce nella drammatica sequenza di atti terroristici che hanno segnato il biennio ’92-’93 della nostra nazione. Onoriamo la memoria di coloro che hanno perso la vita e ribadiamo il nostro impegno nella lotta contro ogni forma di violenza e criminalità organizzata“. Lo scrive sui suoi social il presidente del Senato Ignazio La Russa.
Fonte Ansa
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