Migranti, Decreto ong: le (possibili) procedure per gli sbarchi

Novità in vista per il prossimo decreto ong: domanda per la protezione individuale già a bordo delle navi. Via libera allo sbarco da Sea Eye 4

Migranti Decreto ong

Prosegue la discussione sul Codice di condotta per le Ong, pronto a entrare in un decreto ad hoc volto alla miglior gestione dell’emergenza migratoria. Nel frattempo, le autorità italiane hanno dato il loro ok allo sbarco dei 63 migranti a bordo della nave Sea Eye 4, ancorata nel porto di Livorno.

I soccorritori dovranno chiedere immediatamente a bordo, ai migranti che sono stati messi in salvo, la manifestazione di interesse sull’eventuale domanda di protezione internazionale dei migranti, affinché sia il Paese di bandiera della nave a farsi carico dell’accoglimento del migrante dopo lo sbarco.

È quanto risulta – da fonti vicine al dossier – in merito al codice di condotta per le ong, che sarà contenuto in un decreto previsto nelle prossime settimane.

Inoltre, secondo un’altra norma del codice, nel caso di intervento in area Sar, i soccorritori dovranno chiedere immediatamente un porto di sbarco, verso il quale la nave sarà tenuta a dirigersi immediatamente dopo il salvataggio, senza restare giorni in mare in attesa di altri possibili soccorsi.

Migranti, ok allo sbarco dalla Sea Eye 4

Intanto oggi le autorità italiane hanno autorizzato lo sbarco di 63 migranti a bordo della nave Sea Eye 4 nel porto di Livorno. È quanto si apprende da fonti qualificate.

Venerdì sera l’imbarcazione dell’omonima ong tedesca aveva soccorso i migranti nel Mediterraneo mentre si trovavano a bordo di un gommone in difficoltà. Diversi tra loro, ha affermato la ong, riportano “ustioni da fuoriuscita di carburante, ferite meno recenti da esperienze probabilmente traumatiche” o “sono malati”.

Un primo soccorso era stato fatto dalla nave Rise Above di Mission Lifeline, allertata da Alarm Phone, Sea-Eye 4 è intervenuta successivamente. I migranti erano in viaggio da almeno un giorno e mezzo. Tra loro vi sono 12 minori non accompagnati e cinque donne.

Fonte: Ansa