Mattarella in visita in Spagna riceve la Chiave d’Oro della Città di Madrid

Il capo dello Stato italiano per l'ultima missione all'estero del suo mandato per due giorni nella capitale spagnola, accompagnato dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio

quirinale.it

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accompagnato dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio, per l’ultima missione all’estero del suo settenato si è recato in Spagna per una visita di due giorni, il 16 e il 17 novembre. Il capo di Stato del nostro Paese ha ricevuto dal sindaco di Madrid la Chiave d’Oro della Città, nel pomeriggio previsto l’incontro con il presidente del governo di Spagna. La mattina del 17 Mattarella terrà una prolusione al Congresso dei Deputati, accolto dal Presidente del Congresso Meritxell Batet, e dal Presidente del Senato, Ander Gil García.

Sindaco di Madrid: “Rapporto di fratellanza”

“Il presidente italiano è stato molto affettuoso con la città di Madrid, ha riservato delle parole molto belle a tutti i cittadini madrileni”, ha detto il primo cittadino della capitale spagnola José Luis Martínez Almeida dopo la cerimonia. “L’Italia e la Spagna sono Paesi legati da un rapporto di fratellanza, è sempre stato chiaro nel corso della storia. Bisogna continuare a rafforzare i legami reciproci”, ha aggiunto.

Il discorso del capo dello Stato

Nel corso della cerimonia, il presidente Mattarella ha pronunciato un discorso: “E’ davvero un onore per me ricevere oggi, dalle sue mani, la Chiave d’Oro di questa nobile città “edificata sull’acqua e dotata di mura di fuoco”, come dichiara il suo antico blasone. Si tratta di un gesto di grande riguardo che considero rivolto nei confronti della Repubblica che rappresento e, se mi permette, investe anche tutti i cittadini italiani che così numerosi frequentano questa città, o vi abitano sentendosi pienamente integrati nel tessuto di relazioni che caratterizzano la vostra bella capitale. I legami di Madrid – città proclamata quest’anno ‘dantesca’ – con l’Italia sono molteplici e profondi, come testimoniano molti tra i luoghi più significativi della vostra città. Tra gli altri – come lei ha cortesemente poc’anzi ricordato – qui ha trovato modo di mettere a frutto il suo talento quell’insigne architetto e ingegnere della mia città – Palermo – che fu Francesco Sabatini, chiamato da Carlo III a fornire un contributo importante per lo sviluppo architettonico ed urbanistico della capitale. Sono davvero lieto che egli sia ricordato con un ricco programma di attività culturali nell’ambito dell’ “Anno Sabatini 2021”. Tuttavia, non coglierebbe la profonda essenza di questa metropoli chi di essa ammirasse soltanto il patrimonio monumentale, per quanto eccezionalmente ricco e imponente. Il vero “ingrediente” di questa capitale e il suo tratto forse più caratterizzante è al contempo evidente e impalpabile. Mi riferisco alla meravigliosa luce meridiana che inonda la città, figlia di “quell’alto cielo spagnolo terso che fa parer sentimentale il cielo italiano”, per adoperare le parole di Ernest Hemingway. Al di là del confronto poetico, non è certamente un caso se di tutte le bellezze di questo luogo l’Unesco ha scelto il “Paesaggio della luce”, per riconoscere il valore universale di un paesaggio urbano capace di fondere cultura, natura e scienza. Desidero esprimerle, Signor Sindaco, le più vive congratulazioni per questo riconoscimento: la lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità si arricchisce di un esempio di sostenibilità urbanistica che ha reso Madrid all’avanguardia già nel XVI secolo e che mantiene oggi il suo dinamismo. La straordinaria capacità della città di coniugare tradizione e innovazione si esprime oggi nel segno di quella apertura ai temi della nuova economia, del digitale e dell’ambiente che costituiscono il “cuore” del Green Deal europeo, il cui esempio è bene illustrato dal progetto del “bosque metropolitano”, di recente avviato. La Chiave d’Oro che mi è stata consegnata rappresenta il simbolo del rinnovarsi di questa tradizione di fraterna amicizia che lega Madrid, una delle capitali della comune aspirazione europea, e l’Italia e un pegno per il futuro del rapporto tra i nostri popoli”.