Mattarella chiama il sindaco si Bergamo: “Tenete duro”

Conte: "Fino a 300 medici arriveranno da tutta Italia a sostegno delle zone più colpite dal coronavirus. Fontana: "Massiccio utilizzo dell'Esercito come presidio"

Mattarella e Gori

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha chiamato ieri sera – 19 marzo – Giorgio Gori, il sindaco di Bergamo, una delle città più colpite dal coronavirus. Il capo dello Stato ha espresso la sua “vicinanza e solidarietà” al popolo bergamasco e ha invitato a “tenere duro”. “Seguo da vicino tutta l’emergenza che sta vivendo la città e la provincia di Bergamo, mi immagino come ognuno di voi stia affrontando questa emergenza, la fatica e il dolore – ha detto il presidente Mattarella -. Fatico ad immedesimarmi nei sentimenti che ogni bergamasco sta vivendo in questa tragedia, allo sforzo esemplare di tutto il personale medico negli ospedali, al dolore per la perdita di tante persone. Ho visto le immagini dei camion dell’esercito che hanno attraversato la città e ho pensato a quanta sofferenza state vivendo. Ho sentito poco fa il Presidente del Consiglio Conte che ha annunciato l’arrivo di 300 medici per le zone più colpite e tra queste anche Bergamo a supportare i vostri ospedali. Sono anche soddisfatto per come si è risolta la vicenda dell’ospedale da campo degli alpini alla Fiera di Bergamo”. Poi, un accorato appello: “Caro Sindaco, mi permetta di chiederle di far arrivare ad ogni bergamasco la mia vicinanza attraverso i media”. A Bergamo si calcolano oltre 4600 contagi. I decessi, in tutta la Lombardia, sono 2168. Ieri lo stesso Mattarella aveva richiamato in un discorso governo e opposizioni invitandole a collaborare e congelare le tensioni politiche in questo grave momento per il Paese facendo appello a uno “spirito di collaborazione e solidarietà. Il Capo di Stato sempre ieri ha inoltre inviato un messaggio per il VII anniversario di Pontificato di Papa Francesco. Una ricorrenza che – come sottolinea la prima carica dello Stato – “coincide […] con un periodo di speciale prova per la diffusione globale del coronavirus Covid-19. In un contesto drammaticamente segnato dalla pandemia la comunità internazionale trova nella Sua illuminante Missione Pastorale e nella Sua viva e paterna testimonianza dei più alti valori evangelici un pressante invito a riscoprire le ragioni della collaborazione e della solidarietà tra gli stati e tra i popoli, in adesione all’esigente messaggio di attenzione ai più vulnerabili che Vostra Santità propone con instancabile determinazione all’umanità tutta”.

Conte: 300 medici in Lombardia

La Presidenza del Consiglio, con la Protezione Civile e su proposta del ministro Francesco Boccia, ha deciso di creare una task force di medici provenienti da ogni parte d’Italia da poter inviare dove c’è criticità. “Fino a 300 medici arriveranno da tutta Italia a sostegno delle zone più colpite dal coronavirus. Siamo al fianco delle comunità che sono in prima linea nell’affrontare questa emergenza, continuiamo a combattere questa battaglia insieme a loro”, ha dichiarato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

L’appello di Fontana: soldati sulle strade

“Massiccio utilizzo dell’Esercito come presidio, insieme alle forze dell’ordine, per garantire il ferreo rispetto delle regole vigenti, partendo dalle corsette e dalle passeggiate il libertà”. È una delle richieste di cui il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha discusso, questa sera, con il premier Giuseppe Conte durante una telefonata che lo stesso governatore definisce “cordiale e costruttiva“. Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, ha dato “piena disponibilità all’utilizzo dei militari impegnati in “Strade Sicure” per la gestione dell’emergenza coronavirus, sulla base delle esigenze territoriali individuate dai comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica. Come già ribadito, le Forze Armate sono pronte a fare la loro parte, come già stanno facendo sia sul fronte sanitario che nel controllo del territorio”.