Mancini a Speranza: “Lo sport? Un diritto come la scuola”

Il ct della Nazionale replica al ministro della Salute: "Lo sport non ci viene dato così, è praticato da milioni di italiani a tutti i livelli"

Il caso Juve-Napoli ha fatto sollevare il mondo dello sport italiano. Che, ormai da qualche giorno, si interroga su quali compromessi sport-salute possano condurre in porto una stagione calcistica ormai più che avviata. Nei giorni scorsi, prima del caos serale dello Stadium, sul tema sport era intervenuto anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, che esprimendosi sul fischio d’inizio del match, aveva ammonito come si stesse parlando troppo di calcio e poco di scuola. Un’affermazione che ha visto in giornata la replica secca del ct della Nazionale italiana, Roberto Mancini, in conferenza prima della gara amichevole contro la Moldavia. “A volte bisogna pensare prima, quando si parla. Lo sport è un diritto, come la scuola e il lavoro, non è una cosa che ci viene data così”.

Spazio alle seconde linee

Parole che si inseriscono nella già accesa polemica sull’andamento dello sport italiano in tempo di pandemia. Sport che, come ricorda Mancini, “è praticato da milioni di italiani a tutti i livelli“. Niente di strano, quindi, che venga attribuita importanza allo svolgersi o meno delle competizioni sportive, indipendentemente dal loro valore a livello d’introito. Un messaggio che il ct azzurro rivolge alla vigilia di una partita utile per testare lo stato di forma del gruppo e, soprattutto, la validità delle seconde linee. Accanto al mister c’è Francesco Caputo, bomber del Sassuolo, che ha ricominciato il campionato dove aveva interrotto il precedente: a tu per tu col portiere avversario. “Può star qui perché porta la birra… A parte gli scherzi se è qua è perché ha delle chance di giocare. Fa gol da diverso tempo, ha buon feeling, è un bravo ragazzo e merita di esserci”.

L’importanza del ranking

Una partita magari non di cartello ma comunque importante in vista del doppio impegno di Nations League contro Polonia e Paesi Bassi. Senza dimenticare la questione ranking. “Non possiamo commettere errori in questa partita – ha detto – Abbiamo recuperato 8-9 posizioni e vorremmo recuperarne altre prima del sorteggio per le qualificazioni Mondiali. Domani ci aspettiamo un avversario chiuso, come ci è già capitato in altre occasioni. Non dovremo avere fretta. Formazione? Sarà diversa dalle ultime, ci sarà modo di impiegare ragazzi che finora hanno avuto meno spazio”.